Eurozona, balzo dei prezzi alla produzione in ottobre

Nell’Eurozona i prezzi alla produzione hanno subito un brusco rialzo nel mese di ottobre, con quelli della componente energia saliti di oltre venti punti percentuali su base mensile. In Brasile è recessione tecnica, mentre negli USA prosegue il recupero del mercato del lavoro. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Corea del sud, inflazione riaccelera a novembre. Nel mese di novembre l’inflazione in Corea del Sud torna inaspettatamente a salire: +0.4% su base mensile contro attese a -0.2%, tre decimi in più rispetto al mese di ottobre. Su base annua il tasso di inflazione tocca il 3.7%, ottavo mese consecutivo oltre il target del 2% e sei decimi oltre le attese.

Eurozona, continua a scendere la disoccupazione. Nel mese di ottobre la disoccupazione nell’Eurozona è scesa al 7.3%, minimo dall’ottobre dle 2020, sesto mese consecutivo di calo. Cala anche la disoccupazione giovanile che, sempre in ottobre, è passata dal 16.1% al 15.9%. Tra le principali economie del blocco solo la Spagna supera la soglia del 10%, mentre l’Olanda scende sotto quota 3%.

Eurozona, balzo dei prezzi alla produzione in ottobre. Nel mese di ottobre l’indice dei prezzi alla produzione registra un incremento di 5,4 punti percentuali rispetto al mese precedente, quasi due punti oltre le attese, maggior rialzo dal 1991. I prezzi dell’energia sono saliti in soli 31 giorni del 16.8%. Su base annua l’indice PPI è salito del 21.9%, nuovo record storico. Dati che dalle parti di Francoforte non possono certo passare inosservati.

Brasile, economia frena nel terzo trimestre. Secondo trimestre consecutivo con il segno meno e recessione tecnica per il Brasile. Considerando gli elevati livelli di inflazione, per il paese carioca si può parlare di una preoccupante fase di stagflazione. L’industria resta al palo nel terzo trimestre 2021, mentre l’agricoltura, fortemente colpita dalle avverse condizioni meteo, cede l’8% in termini di ricchezza prodotta. Contributo negativo anche dagli investimenti e dalle esportazioni nette, mentre sale marginalmente la componente di spesa, privata e pubblica.

USA, mercato del lavoro. Alla disperata ricerca di lavoratori, le aziende continuano a ridurre i loro piani di licenziamento. Nel mese di novembre i tagli occupazionali annunciati sono stati meno di 15mila, il 38% in meno del mese precedente, valore più basso dal 1993, 77% in meno rispetto a 12 mesi fa. Nel periodo gennaio-novembre i tagli annunciati sono stati l’86% in meno rispetto allo stesso periodo del 2020. Sempre sul fronte del mercato del lavoro, prosegue la fase di normalizzazione dei sussidi di disoccupazione. La scorsa settimana le richieste sono state 222 mila, in leggero aumento rispetto a 15 giorni fa ma sempre sui minimi da inizio pandemia. Su base destagionalizzata il dato scende a 212 mila. La media a quattro settimane scende al nuovo minimo da marzo 2020 a quota 238 mila. Infine, i sussidi continuativi scendono per la prima volta dallo scoppio della pandemia sotto la soglia dei 2 milioni.

Foto di naknaknak

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