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Germania, indice Zew a gennaio meglio delle attese

Fiducia è sicuramente la parola del giorno. Sul fronte macro aumenta quella monitorata dall’indice Zew, che a gennaio sale in Germania oltre le attese. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Germania, indice Zew a gennaio meglio delle attese. E’ un clima di fiducia quello che filtra dai risultati del sondaggio Zew di gennaio in Germania. L’indicatore della fiducia nell’economia teutonica sale a quota 61.8, miglior risultato dal settembre scorso e secondo mese consecutivo in rialzo. La condizione attuale rimane complicata (sottoindice a -66.4) ma le aspettative per i prossimi mesi migliorano sensibilmente. Il 70% degli analisti intervistati si aspetta un miglioramento della situazione economico, solo 9 su 100 ritengono possibile un peggioramento dello scenario.

Miglioramento per l’indice Zew anche nell’Eurozona. L’indicatore passa dal 54.4 di dicembre a 58.3 di gennaio. In questo caso il 69% degli intervistati si dichiara fiducioso su un miglioramento dell’economia nei prossimi mesi, un 11% confessa invece il suo pessimismo. Peggiora rispetto a dicembre la percezione della condizione attuale.

Germania, inflazione a dicembre si conferma negativa. Per il quinto mese consecutivo l’inflazione tedesca ha segnato un valore negativo su base annua. A dicembre confermato il -0.3%, mentre segnali di ripresa si avvertono su base mensile, con un +0.5% rispetto a novembre. Da gennaio a dicembre il livello dei prezzi è salito dello 0.5%, il valore più basso mai registrato dal 2009. Come detto ieri, le aspettative a gennaio sono per un ritorno in positivo, vista anche la scadenza del provvedimento che ha ridotto l’IVA dal primo luglio scorso nel tentativo di dare fiato ai consumi.

Eurozona, settore construzioni ancora negativo a novembre scorso. La produzione del settore costruzioni nell’Eurozona ha registrato a novembre il terzo calo mensile consecutivo, un -1.3% su base annua che è comunque il miglior risultato da agosto ed il terzo rilevamento mensile consecutivo in miglioramento. Su base mensile il dato risulta positivo, con un +1.4% rispetto al mese di ottobre.

Yellen “spinge” i rendimenti dei T-bond. In uno dei passaggi chiave della sua audizione al Congresso, la neo ministra del Tesoro statunitense Janet Yellen è stata chiara: serve un robusto intervento di politica fiscale per evitare che l’economia rimanga debole troppo a lungo. Un “act big” che non deve fermarsi di fronte alla questione debito pubblico. Un segnale importante che spinge in alto i rendimenti dei Treasury, quello a 10 anni sale all’1.15%.

Foto di Anastasia Borisova

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