Sfondo scuro Sfondo chiaro

Spagna e Messico, brutti segnali dalla produzione industriale

I primi dati macro della settimana ci inviano brutti segnali per Spagna e Messico sul fronte della produzione industriale. In Cina crescono i prezzi al consumo, mentre in Australia novembre scorso ha registrato un balzo delle vendite al dettaglio. Questa la K Briefing del lunedì.

Australia, vendite al dettaglio su a novembre. Le vendite al dettaglio in Australia hanno registrato un balzo di 7,1 punti percentuali in novembre rispetto al mese precedente. Si tratta di un dato molto positivo, secondo mese consecutivo di crescita, miglior rialzo da maggio scorso. A far da traino la riduzione delle restrizioni anti-covid, quasi coicidente con le spese natalizie.

Inflazione Cina in rialzo a dicembre. Rispetto allo stesso mese del 2019, l’inflazione in Cina ha segnato un +0.2% a dicembre scorso, un risultato inatteso e che interrompe una serie di rilevazioni (5) al ribasso. I prezzi tornano a crescere dopo lo 0.5% in negativo di novembre, complice un aumento dei prezzi dei servizi. Ancora in negativo, anche se con un ritmo di discesa più lento, i prezzi dei beni alimentari. Su base mensile i prezzi sono balzati all’insù dello 0.7% (massimo da febbraio); da gennaio a dicembre l’inflazione è stata del 2.5%

Spagna, dati produzione industriale peggiorano. Non sembra dare segni di inversione la dinamica della produzione industriale spagnola. Ormai giunta all’11° mese consecutivo di contrazione, l’output industriale scende a novembre 2020 del 3.8% su base annua, peggior dato da agosto e primo mese di riaccelerazione al ribasso dopo 6 letture in miglioramento. Pesante la contrazione nel settore energia (quasi -8%), segno più solo per la produzione di beni intermedi (+1.2%).

Messico, a novembre 20° mese di contrazione per la produzione industriale. Continua anche in Messico la fase di contrazione della produzione industriale. Su base annua a novembre 2020 l’output è calato del 3.7%, in peggioramento dal -3.4% di ottobre e con il segno meno per il 20° mese consecutivo. La dinamica mensile appare fiacca, a novembre solo +1.1% rispetto al mese precedente (attese erano a +1.8%), secondo peggior dato da giugno scorso.

Foto di c1n3ma

Resta aggiornato

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.
Post precedente

Gli USA e quella disoccupazione di lungo periodo che cresce

Post successivo

Debito e pandemia, l'allerta della World Bank

Pubblicità