Produzione industriale Eurozona meglio delle attese in ottobre

Lunedì con pochi dati macro. Spicca per l’Eurozona la crescita della produzione industriale in ottobre, meglio delle attese. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.

Giappone, produzione industriale e fiducia imprese. La produzione industriale giapponese è stata rivista al rialzo per il mese di ottobre 2020. +4% mensile, due decimali sopra la precedente stima ed uno in più rispetto al dato di settembre. Si tratta del quinto mese di rialzo consecutivo. Migliora per il terzo trimestre consecutivo anche la fiducia delle imprese, l’indice Tankan passa dal -27 del terzo trimestre al -10 dell’ultimo trimestre 2020 per il settore manifatturiero; da -12 a -5 nel settore dei servizi. Fiducia in aumento si, ma investimenti col contagocce. Il sondaggio della banca centrale giapponese evidenzia una riduzione degli investimenti nel quarto trimestre, in controtendenza rispetto ai tre mesi precedenti ed in risposta ad un clima di incertezza internazionale che permane.

Produzione industriale nell’Eurozona ad ottobre. Come indicavano i dati nazionali, il mese di ottobre scorso si è rivelato positivo per la produzione industriale, in rimbalzo dopo la flessione di settembre. Per l’Eurozona l’output del 10° mese del 2020 sale del 2.1% su base mensile, sesto mese consecutivo in crescita e miglior risultato da luglio 2020. Bene in particolare la produzione di beni durevoli; risultati di rilievo per Germania, Italia, Spagna e Francia. Su base annua il saldo rimane ancora negativo, un -3.8% che risulta migliore delle attese e che rappresenta il delta negativo più basso da aprile 2020.

BCE pronta a sostenere economia anche in caso di nuovi lockdown. Tocca all’italiano Fabio Panetta confermare la forte volontà della banca centrale europea a sostenere l’economia dell’eurozona, anche di fronte a nuovi lockdown duri, come quello annunciato dalla Germania per il periodo natalizio. Panetta sottolinea la flessibilità del PEPP, pronto ad essere adattato (esteso e rafforzato) per raggiungere il target di inflazione.

India, a novembre scende inaspettatamente l’inflazione. A novembre i prezzi al consumo indiani sono scesi e l’inflazione è tornata sotto quota 7%, pur rimanendo per il sesto mese consecutivo sopra al limite superiore del target della Banca Centrale (2% – 6%). Il +6.93% è frutto soprattutto del raffreddamento dei prezzi degli alimentari, dei carburanti e dell’elettricità.

Foto di David Mark

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.