Settore del lusso, segnali di ripresa dai conti trimestrali

Gli ultimi dati diffusi dalle principali società del settore del lusso ci parlano di significativi segnali di ripresa. C’entra l’ecommerce? Si, ma la differenza la fa soprattutto la Cina.

Hermes batte le attese e segnala alcune caratteristiche interessanti. Il gruppo francese segnala ricavi in crescita del 6.9% nel terzo trimestre, battendo le stime di 100 milioni di euro ed indicando alcuni punti di forza. In primis il ricorso all’ecommerce che non ha sostituito la vendita fisica ma ha aiutato il gruppo a raggiungere nuovi clienti. Ben l’85% delle vendite online, spiegano da Hermes, è di nuovi clienti. A favorire Hermes è stata anche una ripresa dei consumi nel quadrante asiatico (Cina e Giappone), oltre che una minor esposizione rispetto ad altre società ai flussi turistici, in netto calo nel bel mezzo della pandemia. Ancora in calo, ma con ritmi più bassi, le vendite in Europa e Stati Uniti. Il buon risultato del terzo trimestre, ricordano in Hermes, non permetterà di chiudere in positivo il 2020, anche se i segnali di ottobre sembrano positivi ma l’incertezza su nuovi blocchi a causa della pandemia permane.

Gucci va e Kering fa meglio del previsto. Il gruppo Kering segna un -1.2% di ricavi nel terzo trimestre, molto meglio di quanto gli analisti avevano previsto (-9%). A salvare il gruppo è stato il marchio Gucci, che rappresenta il 60% delle vendite di Kering. Ottimi risultati dall’altro brand made in Italy del gruppo, Bottega Veneta. Anche in questo caso c’è la variabile turismo a fare la differenza. Il gruppo, più esposto ai flussi turistici per le sue vendite, ha patito la situazione molto di più dei suoi concorrenti.

LVMH, boom vendite in terzo trimestre. Risultato sorprendente anche per il gruppo LVMH con i marchi Dior e Luis Vitton a fare da traino ai conti trimestrali del gruppo. Un +12% di vendite che batte le attese degli analisti, fissate ad un calo dello 0.9%. Come per i concorrenti, anche LVMH deve “dire grazie” al mercato cinese, la vera scialuppa di salvataggio del settore. Le vendite a doppia cifra in Cina hanno calmierato le perdite dovute al blocco del turismo.

Anche alla luce di questi dati, le prospettive del settore del lusso, legate in primis alla continuazione della ripresa cinese ed al miglioramento progressivo del comparto asiatico, sembrano positive già nel medio periodo. Secondo alcune analisi, la spesa per beni di lusso dovrebbe continuare a salire anche nei prossimi mesi, con una proiezione per l’intero 2020 del +30%. Il buon posizionamento sul canale ecommerce ed il probabile boom di vendite nel periodo natalizio a livello digitale potrebbero rappresentare un ulteriore spinta. In attesa che lo sblocco del turismo ed il ritorno agli acquisti in Europa e USA si concretizzino, ma per questo servirà ancora tempo.

Foto di Erika Beautydea

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