Eurozona: settore privato ad ottobre. Tiene la manifattura, nuovi guai per i servizi

La recrudescenza del covid-19 comincia a farsi sentire sui dati macro. Nell’Eurozona il settore privato ad ottobre rimane in espansione ma peggiora sensibilmente la componente servizi. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Gran Bretagna, a settembre ripresa consumi. Nel mese di settembre scorso le vendite al dettaglio inglesi hanno fatto registrare un balzo in avanti dell’1.5% su base mensile, meglio delle attese e sei decimali sopra il dato del mese precedente. Un risultato che conferma la buona dinamica dei consumi nel terzo trimestre, un +17.4% che ha contribuito a portare il saldo da febbraio scorso (ultimo mese pre-pandemia) al +5.5%. Un buon dato che però si scontra con la fiducia dei consumatori ad ottobre, mese nel quale la recrudescenza del covid-19 ha portato a nuove restrizioni. Il Gfk Consumer Confidence di ottobre segna -31, 6 punti sotto la rilevazione di settembre e peggio delle attese (-28).

Eurozona, settore privato ad ottobre. Tiene la manifattura nuovi guai per i servizi. Le stime preliminari dei sondaggi PMI di ottobre cominciano ad incorporare le nuove vicende legate al covid-19. A farne le spese è, come abbiamo imparato negli scorsi mesi, il settore dei servizi. Infatti, mentre la manifattura continua a rimanere in zona espansione ed anzi migliora (54.4 contro il 53.7 di settembre), il settore dei servizi non solo rimane in zona contrazione ma peggiora ( 46.2 contro 48). La combinazione dei due settori, sintetizzata dal PMI composite, porta così dopo 3 mesi il settore privato in zona contrazione. Tra i sottoindici peggiorano soprattutto le aspettative, mentre pochi sono i movimenti sul fronte occupazione. Sui prezzi, al momento, prevalgono le spinte inflazionistiche, con i costi degli input che aumentano sensibilmente.

A livello nazionale si rivede la solita “classifica”. La Germania mantiene il composite sopra quota 50, in zona espansione, anche se il settore servizi piomba a 48.9 (da 50.6). Particolarmente negativo il dato per la Francia. Pare lontano l’inizio estate, quando l’economia transalpina sembrava essere tra le più brillanti sulla via del recupero. Il PMI manifatturiero scende a 51 da 51.2 (in controtendenza rispetto al dato tedesco e dell’eurozona). Il settore servizi peggiora accentuando la fase di contrazione. Stessa sorte per il composite che scende ancora, e da 48.5 si porta a 47.3.

Gran Bretagna, peggiora settore privato ad ottobre ma resta in espansione. Pur con una frenata rispetto a settembre, il settore privato britannico rimane in zona espansione anche in ottobre. La stima preliminare del PMI composite di ottobre elaborata da IHS Markit segna 52.9 (da 55.7). Frena sia il settore servizi che quello della manifattura. Rimangono solide le esportazioni (Cina e USA ma anche dal blocco dell’Eurozona , anche in vista della Brexit). Alto anche l’ottimismo del settore manifatturiero, addirittura ai massimi da inizio autunno 2014.

USA, PMI di ottobre. Il sondaggio dei direttori d’acquisto di IHS Markit segnala un’economia americana che continua ad espandersi in ottobre. In particolare è il settore servizi a superare le attese e ad issarsi a quota 56 (contro il 54.6 del mese precedente e delle attese). La manifattura (che incide in misura minoritaria sul PIL americano) migliora di un decimale e resta ampiamente sopra quota 50 (53.3 contro 53.2 precedente, un decimale sotto le attese, quarto mese consecutivo in espansione, miglior lettura da inizio 2019). Il composite si fissa a 55, anche qui quarto mese consecutivo in zona espansione.

Foto di Free-Photos

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