UK, ripresa c’è ma è molto lenta. USA, inflazione sopra attese a luglio

I dati dell’andamento del PIL nel trimestre maggio-luglio confermano che in UK la ripresa c’è ma è molto, molto lenta. Negli USA sale ai massimi da marzo scorso l’inflazione. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

UK, ripresa c’è ma è molto lenta. Nel periodo maggio-luglio il PIL inglese ha segnato una contrazione del 7.6%. Un dato negativo in senso assoluto, ma se lo confrontiamo con la performance dell’economia britannica nel periodo aprile-giugno le valutazioni cambiano. Nel secondo trimestre la contrazione era stata di oltre 20 punti percentuali. Considerando solo il mese di luglio, il prodotto interno lordo è cresciuto del 6.6% rispetto al mese precedente (un decimale sotto le attese), con la produzione industriale che ha guadagnato 5.2 punti percentuali (terzo mese consecutivo di rialzo, meglio delle attese), mentre l’output del settore costruzioni ha fatto segnare un +6.3%. Sono segnali evidenti che la macchina produttiva ha ripreso a muoversi. Un movimento, però, molto lento. Se prendiamo a riferimento febbraio 2020, l’ultimo mese pre-covid, la produzione industriale “pagava” a luglio ancora più di 10 punti percentuali di ritardo. Con questi dati gli analisti stimano che il PIL nel terzo trimestre dovrebbe segnare un +15%, ma per tornare a livelli di crescita pre crisi, a questi ritmi, occorrerà attendere il 2022. Nel frattempo nuvole nere si addensano sull’orizzonte della Brexit.

Spagna, a luglio produzione industriale ancora con il segno meno. Per la Spagna luglio è stato il settimo mese consecutivo di variazione negativa della produzione industriale. Il -6.4% su base annua fatto segnare a luglio, meglio delle attese, rappresenta comunque il miglior risultato dal marzo scorso. A livello mensile la variazione è del +9.3%, un ritmo in flessione rispetto al +13.6% di giugno. La tendenza sembra quindi invertita ma le difficoltà nel ritrovare la via della crescita sono tante.

Messico ed India, la gelata allenta la presa. Dati sulla produzione industriale con qualche minima venatura positiva per i due paesi. In India il -10.4% su basa annua di luglio (+20.4% su base mensile) rappresenta la “migliore” performance mensile da marzo scorso, il gap negativo è in riduzione da tre mesi. Le ferite da lockdown rimangono profonde, da marzo a luglio il calo di produzione industriale sfiora i 30 punti percentuali. Anche per il Messico luglio rappresenta il miglior mese da marzo scorso, con una riduzione su base annua della produzione industriale dell’11.3% ed una crescita mensile del 6.9% (in calo dal +17.9% di giugno).

USA, inflazione sopra attese a luglio. Sembra quasi una risposta alla nuova strategia della FED. A luglio i prezzi al consumo segnano un +1.2% che è sopra, di due decimali, alle attese del mercato e rappresenta il valore più alto da marzo scorso. Il dato core, al netto di alimentari e carburanti, segna un +1.7% su base annua, un decimale sopra la precedente rilevazione (che corrispondeva anche alle attese di mercato) ed ancora saldamente sotto il target del 2%. A trainare il rialzo dei prezzi c’è soprattutto la voce trasporti, ma anche tempo libero ed acquisti per la casa.

Canada, nel secondo trimestre utilizzo capacità produttiva ai minimi dal 1987. La capacità produttiva utilizzata dall’industria canadese è stata solo il 70.3% del totale. Un dato mai così basso dal 1987 ad oggi. Si tratta, inoltre, del 4° trimestre consecutivo in ribasso.

Foto di liushuquan

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