In Italia la produzione industriale di marzo crolla del 28%, un record storico. In Cina primo timido segnale di ripresa nelle vendite di auto. L’Arabia Saudita verso nuovi tagli alla produzione di greggio. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.
Italia, produzione industriale a picco in marzo. La produzione industriale italiana crolla nel mese di marzo. Il lockdown porta in dote un calo del 28,4%, dato che fa il paio con il -1% di febbraio. Si tratta di un record storico (mai registrato dal 1990 ad oggi) che parla di una frenata diffusa in tutti i settori. Su base annua il gap è del 29.3%, anche in questo caso siamo su livelli record.
Cina, banca centrale e veicoli. La Banca centrale cinese ha deciso di abbassare di 30 punti base il tasso applicato ai Medium-Term Lending Facility ad un anno, portandoli al 2.95%. Ad aprile i nuovi prestiti concessi dalle banche cinese sono stati pari a 1,7 trilioni di yuan, in calo rispetto agli oltre 2,8 trilioni di marzo ma sopra le attese. Sempre in aprile la vendita di veicoli in Cina è tornata a salire, su base annua, per la prima volta da 22 mesi a questa parte. Un dato su cui riflettere riguarda le vetture ibride od elettriche, le cui vendite proseguono al ribasso per il 10° mese di fila. L’associazione dei costruttori d’auto cinese stima per il 2020 una riduzione delle vendite totali di circa 15 punti percentuali.
Sud Africa, nubi nere sul paese. Borsa e rand scivolano nella giornata odierna. A preoccupare è la situazione legata alla pandemia di covid-19, con i casi di positivi sopra quota 10mila e le parole del presidente sudafricano, Ramaphosa, secondo cui la convivenza con il coronavirus sarà lunga (un anno e forse più). Sull’economia sudafricana, già indebolita nel pre-coronavirus, si addensano nubi nere.
Nuova Zelanda, tra fine lockdown e consumi in calo. Mentre la borsa sale per la sesta settimana consecutiva e le misure di restrizione sono sempre meno, la Nuova Zelanda ha registrato, in aprile, un calo delle spese effettuate tramite pagamenti elettronici. Non un calo da nulla, ma ben il 46,8% in meno rispetto a marzo. Si tratta del maggior calo mensile mai registrato dal 2002 ad oggi. Scendono le spese per beni di consumo (-10%) mentre crollano le spese per hotel (92%), abbigliamento (-80%), beni durevoli (-72%).
Arabia Saudita, altri tagli di produzione in vista. Con i prezzi del petrolio che provano timidamente a recuperare qualcosa, l’Arabia Saudita comunica di voler unilateralmente procedere ad un ulteriore taglio della produzione in giugno. 1 milione di barili di greggio in meno al giorno, scelta che porterà la produzione giornaliera saudita a 7,5 milioni di barili al giorno; la più bassa da 18 anni a questa parte.
Foto di cwizner