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Hong Kong e Singapore varano politica fiscale espansiva

Dopo l’Indonesia, anche Hong Kong e Singapore annunciano una manovra di politica fiscale espansiva per far fronte alla crisi congiunturale. Tra gli interventi previsti una sorta di “helicopter money” fiscale. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Hong Kong, cura da cavallo per l’economia. Sono stati annunciati oggi gli stimoli fiscali con i quali il governo di Hong Kong prova a tenere in piedi l’economia della città. Un piano da 71 miliardi di dollari locali (circa 9 miliardi di dollari US) che comprende, fra le altre cose, un contributo di 10mila HKD per ogni cittadino maggiorenne, un taglio alle tasse su salari, case e profitti, sforbiciata alle tasse universitarie ed a quelle legate all’apertura di nuove attività, attività di promozione turistica, investimenti in infrastrutture tecnologiche ed agevolazioni su prestiti e mutui. L’intervento sarà finanziato in deficit, sarà la prima volta dai tempi della SARS ed il gap negativo tra entrate ed uscite raggiungerà nel 2020/2021 la cifra record di 139miliardi di HKD (circa 18 miliardi di dollari US). La crescita del PIL di Hong Kong dovrebbe variare tra lo 0.5% ed il -1.5% nel 2020. L’ultimo quarto del 2019 si è chiuso con un -0.3% su base congiunturale, -2.9% su base tendenziale. Dati leggermente sopra le attese del mercato.

Anche Singapore vara contributo per cittadini. Tra i 100 ed i 300 SD (tra i 70 e 200 dollari US) per ogni cittadino maggiorenne. Questa l’operazione di politica fiscale espansiva studiata, assieme ad altre, da Singapore. Un pacchetto da 6,1miliardi di SD che porterà il deficit statale ai livelli più alti da 20 anni. Il dato sulla produzione industriale di gennaio porta qualche raggio di sole. +18.2% su base mensile e +3.4% su base annua, dati ampiamente sopra le attese.

Francia, fiducia consumatori stabile a Febbraio. Nessuna variazione per l’indice sulla fiducia dei consumatori francesi a febbraio. Il riferimento rimane a quota 104. Aumenta l’incertezza sulla situazione attuale ma cresce l’aspettativa sui mesi a venire, cresce anche l’aspettativa di occupazione. I dati del mercato del lavoro sono migliorati a gennaio, diminuiscono di 28mila unità le persone alla ricerca di lavoro, la disoccupazione diminuisce in tutte le classi di età. Vedremo nelle prossime settimane quale sarà l’impatto del coronavirus su questi dati.

Usa, vendita di case in aumento a gennaio. Prosegue la buona intonazione del mercato immobiliare americano, a gennaio la vendita di nuove case è aumentata del 7.9% rispetto al mese precedente, meglio delle attese ed a livelli record dal 2007 ad oggi.

Foto di Sharon Ang

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