Democracy Index. Nel mondo la democrazia è in affanno

Pubblicato settimana scorsa l’annuale Democracy Index dell’Economist Intelligence Unit. Su 167 paesi solo 22 possono definirsi pienamente democratici. La democrazia latita in particolare nelle economie low income.

La società di ricerca Economist Intelligence Unit (EIU), come succede ogni anno, ha recentemente pubblicato l’aggiornamento del suo “Democracy Index”, un indicatore numerico dello stato di salute della democrazia nel mondo.

167 paesi sono stati analizzati rispetto a 5 parametri che rappresentano “il sale” della democrazia di un paese: sistema elettorale, pluralità, partecipazione alla vita politica, cultura della democrazia e libertà civili.

Il dato che ne esce non è confortante. L’indice, che può spaziare da 0 a 10, si piazza a quota 5,44. Si tratta del livello più basso dal 2006, vale a dire dall’anno di partenza delle rilevazioni. Secondo l’elaborazione di EIU, solo 430 milioni di persone possono dire di vivere in un paese pienamente democratico. Sono soltanto 22, sui 167 analizzati, i paesi nei quali i 60 indicatori utilizzati dalla società di ricerca hanno sancito la presenza di una democrazia in piena forma.

Democracy Index, democrazia in affanno -  Fonte: The Economist
Democrazia in affanno. Fonte: The Economist

La mappa della salute della democrazia nel mondo è piuttosto significativa. Le colorazioni dall’arancione al rosso mostrano i paesi nei quali il sistema politico scivola verso l’autoritarismo. Risulta piuttosto semplice notare come la maggior densità di paesi a bassa o nulla democrazia si concentri fra la regione dell’Africa sub sahariana e l’Asia.

Low Income e democrazia
PIL pro capite 2018 – World Bank

Confrontando il dato sulla democrazia con l’ultima statistica World Bank disponibili sul PIL- procapite, è altrettanto semplice constatare come la bassa democrazia abbondi nei paesi low income.

La situazione appare molto complicata soprattutto nell’Africa sub sahariana. Qui, dei 44 paesi analizzati dal Democracy Index, la metà è catalogata sotto la voce “regimi autoritari”; ben 23 paesi su 44 hanno registrato un peggioramento dei parametri di controllo dello stato di salute della democrazia, solo 11 paesi hanno visto migliorare la propria valutazione. Se aggiungiamo che si tratta di paesi a basso reddito, con forti disuguaglianze sociali, fortemente a rischio clima e con una situazione di finanza pubblica deteriorata, il problema africano si delinea in tutta la sua drammaticità.

Foto di Gerd Altmann

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