Ottobre tempo di trimestrali ma anche di revisione degli outlook. E così grandi case di investimento e società di analisi rinfrescano le loro previsioni. Il quadro che emerge presenta un’economia mondiale ancora a rischio con il settore manifatturiero in sofferenza. Preoccupa soprattutto un eventuale contagio del settore dei servizi.
I dati degli ultimi mesi dimostrano che un settore, quello manifatturiero, sta già sperimentando, in molte zone, una fase di recessione. A seconda dell’incidenza della manifattura sul prodotto interno lordo, questo fenomeno ha generato rallentamenti nella crescita più o meno bruschi. La Germania è stata colpita duramente mentre gli Stati Uniti, dove è il settore dei servizi a dominare, sono riusciti a mantenersi su livelli di crescita di poco sotto al 3%. Negli States, ricorda Russ Koesterich, Portfolio Manager di BlackRock, una fase di contrazione del manifatturiero (ISM sotto 50) si è già verificata 12 volte dal 2009 ad oggi, senza mai portare ad una vera e propria recessione l’economia americana. Ovunque però, seppur con intensità diversa, il settore dei servizi ed i consumi interni hanno contenuto gli effetti nefasti della combinazione debolezza cinese – crisi del commercio internazionale.
Ora la grande preoccupazione dei gestori è che si possa verificare un contagio del settore dei servizi. Prendiamo gli USA. L’ISM non manifatturiero, l’indicatore di “salute” di tutte le industrie che non si occupano di manifattura, cresce da 116 mesi consecutivi ma, come ci ricorda l’Institute for Supply Management, la forza di questa crescita sta scemando. Il Business Activity è passato da 56,4 di agosto ai 52,6 di settembre. Le attese sui nuovi ordini sono scese di 6 punti percentuali.
Come ricordato altre volte, il settore dei servizi impiega circa 2/3 dei lavoratori statunitensi ed è quindi facile intuire quali possano essere le conseguenze di una sua contrazione. Il rischio è che la catena di trasmissione del rallentamento congiunturale porti i suoi frutti avvelenati sul mercato del lavoro. Il passo successivo è un indebolimento della fiducia dei consumatori e quindi dei consumi, la voce che fino ad ora ha permesso agli States di continuare a far crescere il proprio PIL.
Nella sua October Investment Strategy, Axa IM Global, chiosa:
The global economy is in a race against time. In a matter of months, the downturn will have reached escape velocity and will become self-reinforcing
L’effetto contagio sul settore dei servizi può rappresentare quel fattore di accelerazione in grado di trasformare quella che ad oggi è solo una fase di rallentamento in qualcosa di più complicato.
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