Tra gli indicatori di performance corretta per il rischio, l’indice di Sortino spicca per la sua capacità di valutare i risultati di un investimento rispetto al rischio “negativo” sopportato dall’investitore.
Per capire la bontà del risultato di un investimento occorre valutarne il rendimento rispetto al rischio che si ci si è accollati. Il rischio, nel suo complesso, è la probabilità che un investimento non renda quanto ha reso mediamente nel passato. Più il rischio è alto e più sarà alta la probabilità di ottenere un risultato distante dalla media. In questo senso il rischio può essere scomposto in una componente positiva ed una negativa; se il lo scostamento è sopra la media, avremo sostenuto un rischio “positivo” che genera valore, se lo scostamento è sotto la media avremo sostenuto un rischio “negativo”, perdendo valore.
L’indice di Sortino parte proprio da questa differenza tra rischio positivo e rischio negativo ed utilizza il concetto di downside risk. Il downside risk può essere descritto come la deviazione standard prendendo come riferimento un rendimento obiettivo e considerando solo gli scarti negativi dell’investimento rispetto al rendimento obiettivo. Il rendimento obiettivo è l’altro concetto chiave dell’indice di Sortino e rappresenta sostanzialmente un rendimento minimo individuato in base alle esigenze ed alle aspettative dell’investitore.
Mentre la deviazione standard esprime la volatilità complessiva di un investimento, il downside risk calcola solo quella parte di volatilità sgradita all’investitore. Nell’indice di Sortino, ogni valutazione viene fatta non in riferimento alla media o ad un generico tasso di interesse free risk, ma utilizzando un rendimento “su misura” dell’investitore.
Matematicamente l’indice di Sortino è un rapporto. Al numeratore troviamo la differenza tra rendimento medio dell’investimento e rendimento obiettivo. Al denominatore troviamo il downside risk.
Facciamo un semplicissimo esempio. Supponiamo che il nostro investitore voglia difendersi dall’inflazione. Il suo rendimento obiettivo potrebbe perciò essere il 2,5% annuo (il target di inflazione BCE + un premio dello 0,5%).
Può scegliere tra due investimenti che hanno queste caratteristiche:
Investimento A | Investimento B | |
Media Rendimento | 3,13% | 3,6% |
Downside risk (rendimento obiettivo = 2,5%) | 1,0% | 0,6% |
Possiamo calcolarci l’indice di Sortino dei due investimenti.
Investimento A | Investimento B | |
Indice di Sortino | 0,68% | 1,88% |
Per ogni unità di rischio “negativo”, misurato dal downside risk, l’investimento B ha consentito di raggiungere un maggior rendimento rispetto all’investimento A. Per il nostro obiettivo di investimento – la difesa del capitale dall’inflazione – possiamo quindi scegliere l’investimento B.
Il pregio dell’indice di Sortino sta nella sua capacità di saper misurare il rendimento corretto per il rischio, nella sua accezione negativa, in base alle esigenze dell’investitore. Questo risulta particolarmente utile per analizzare gli investimenti più efficienti rispetto ad un determinato obiettivo; per esempio la protezione del capitale, come visto nell’esempio. Ben si adatta anche a fini previdenziali (il rendimento obiettivo, per valutare un fondo pensione può essere il rendimento del TFR) o per la valutazione dell’efficienza di uno strumento finanziario rispetto ad un determinato obiettivo di vita, ad esempio l’ottenimento di un determinato capitale futuro (in questo caso il rendimento obiettivo sarà il rendimento minimo necessario per ottenere quel capitale).