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Germania, inflazione sotto alle attese a giugno

A giugno l’inflazione in Germania si ferma al 2%, minimo dall’ottobre del 2024 e al di sotto della attese. Nessuna riaccelerazione, quindi, anche se per l’economia tedesca le criticità non mancano: le vendite al dettaglio scendono a maggio per il secondo mese consecutivo. In Cina settore privato ancora in zona espansione ma a ritmi blandi.

Nessuna riaccelerazione per l’inflazione tedesca, a differenza di quanto avvenuto in Francia e Spagna.
A giugno la variazione annua dei prezzi al consumo scende al 2%, un decimo in meno rispetto a maggio e due decimi sotto le attese. Su base mensile, la variazione è nulla. Anche il dato armonizzato cala al 2%. Si tratta del livello più basso dall’ottobre 2024 e rappresenta una sorta di conferma del ritorno sotto controllo dell’inflazione nell’area euro. La componente core, infatti, scende al 2,7% (minimo degli ultimi tre mesi) e rallenta anche l’inflazione sui servizi, al +3,3% rispetto al +3,4% precedente.

Giappone, produzione industriale cresce meno del previsto a maggio.

Nel mese di maggio, la produzione industriale giapponese è tornata a crescere, ma a un ritmo nettamente inferiore alle attese. Su base mensile, la variazione si ferma a +0,5%, contro attese di un +3,5%. Rimbalza l’output nel comparto della produzione di macchinari e automobili. Su base annua, la variazione torna in territorio negativo per la prima volta in cinque mesi, registrando un -1,8%.

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Cina, a giugno il settore privato rimane stabile e la crescita debole.

Il sondaggio PMI elaborato dall’istituto di statistica cinese indica un settore privato stabile, in una fase di espansione dai ritmi piuttosto contenuti. L’indice composite sale di due decimi, a 50,7 punti, poco sopra la soglia che separa contrazione da espansione. La manifattura resta in zona di contrazione, seppur con qualche segnale di miglioramento, mentre il settore dei servizi si conferma trainante, registrando il miglior risultato degli ultimi tre mesi. Vedremo se eventuali interventi a sostegno della domanda interna e una maggiore chiarezza sul tema dei dazi USA potranno portare a un’accelerazione nei prossimi mesi.

Germania, secondo mese di calo consecutivo per le vendite al dettaglio.

Vendite al dettaglio in calo anche nel mese di maggio in Germania. Su base mensile, la variazione è pari a -1,6%, contro attese di una crescita dello 0,5%. Si tratta del peggior risultato dall’ottobre 2022, con cali significativi sia nei beni alimentari che in quelli non alimentari. Anche le vendite online segnano un calo, dell’1,4%. Su base annua, la tendenza resta ancora positiva, ma la crescita rallenta al +1,6%, oltre un punto in meno rispetto ad aprile e quasi due punti sotto le attese.

Foto di Noel

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