Nel mese di marzo il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti balza a 140,5 miliardi, nuovo record storico e ben al di sopra delle attese del mercato. Come anticipato dai dati sul PIL, le importazioni hanno registrato un’impennata nel mese antecedente l’entrata in vigore dei nuovi dazi. La variazione annua dell’import sale al 4,4%, superando i 400 miliardi di dollari di valore; le esportazioni, invece, registrano un modesto +0,8% che porta comunque al nuovo massimo storico di 278,5 miliardi di dollari.
Cina, sondaggio PMI Caixin conferma rallentamento settore servizi.
Settore servizi cinese in rallentamento ad aprile. La conferma arriva anche dal sondaggio PMI curato da Caixin. L’indice scende a 50,7 punti, un punto sotto le attese e minimo da settembre scorso. I nuovi ordini crescono al ritmo più basso da 28 mesi, mentre rimane stabile la componente relativa alle esportazioni. La debolezza si riflette sull’andamento dei prezzi di vendita che calano per il terzo mese consecutivo nel tentativo di non passare i maggiori costi degli input e incentivare la domanda. Le incertezze sulla politica commerciale pesano sull’umore degli operatori, con la fiducia che scende al secondo livello più basso dal 2005 ad oggi. Nel complesso il settore privato cinese rimane in espansione anche per il sondaggio di S&P Global, ma quel 51,1 punti del PMI composite rappresenta il peggior dato da gennaio scorso.
Eurozona, prezzi alla produzione in calo a marzo.
L’indice dei prezzi alla produzione dell’area Euro ha registrato una netta frenata nel mese di marzo scorso. La variazione mensile è stata del -1,6%, in linea con le attese e maggior ribasso dal maggio del 2023. La componente energia scende di quasi sei punti percentuali, mentre la lettura rimane sostanzialmente stabile per le altre componenti. Su base annua la variazione dell’indice PPI scende al +1,9%, oltre un punto in meno rispetto a febbraio e oltre le attese del mercato.
Foto di Peter Lindenau