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Germania, primo segno più del 2025 per gli ordini all’industria

A marzo primo segno più del 2025 per gli ordini all’industria in Germania. Crescono sia la domanda interna che quella estera. Nell’Eurozona ancora contrazione per il settore costruzioni.

Nel mese di marzo gli ordini all’industria in Germania sono cresciuti del 3,6% su base mensile, ben al di sopra delle attese del mercato e miglior risultato dal dicembre dello scorso anno. La crescita è spalmata sui vari settori e si registrano incrementi per tutte le tipologie di beni (di consumo, intermedi, capitali). La domanda interna sale del 2%, mentre quella estera cresce di oltre quattro punti percentuali. Incidono marginalmente le grandi commesse, al netto di questa componente gli ordinativi hanno registrato un incremento del 3,2% su base mensile. La tendenza trimestrale, invece, rimane negativa con un calo trimestre su trimestre del 2,3%.

Eurozona, settore costruzioni ancora in zona contrazione ad aprile.

Nel mese di aprile il PMI costruzioni dell’area Euro migliora ma rimane ancora sotto la soglia dei 50 punti. L’indicatore si ferma a 46, un punto abbondante in più rispetto al mese precedente ma ancora in zona contrazione. La striscia di letture sotto quota 50 tocca oramai i tre anni, con Germania e Francia ancora in netta fase di contrazione e l’Italia che mantiene per il momento la zona espansione.

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Eurozona, a marzo torna il segno meno sulle vendite al dettaglio.

Nel mese di marzo le vendite al dettaglio dell’area Euro sono scese dello 0,1% su base mensile, peggio delle attese e peggior dato del 2025. In calo sia la vendita di generi alimentari, sia quella di beni non alimentari. La spesa per carburanti sale per il secondo mese consecutivo. Su base annua la variazione rimane positiva ma scende al +1,5%, quattro decimi sotto le attese e minimo da dicembre scorso.

Stati Uniti, tornano a salire le richieste di mutui.

Dopo tre settimane consecutive di calo, le richieste di mutui negli Stati Uniti sono tornate a salire, registrando un incremento dell’11% su base settimanale. Il ritorno coincide con un calo del tasso medio applicato ai mutui trentennali, ridisceso sotto la soglia del 7% e fermatosi sui minimi da inizio novembre scorso.

Foto di Herbert Aust

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