Settimane difficili da interpretare quelle che stiamo vivendo?
Sicuramente rispetto a un paio di mesi fa molte cose sono cambiate sotto il punto di vista delle aspettative. Se infatti sul fronte macro, al momento, la situazione non è poi così differente da come l’avevamo lasciata a fine 2024, la nuova linea in politica economica degli Stati Uniti sta sparigliando le carte. I dazi sono una spada di Damocle pesantissima sui mercati, e non solo per il rischio che scatenino un’inflazione di ritorno, ma per il potenziale rallentamento della crescita che ne potrebbe derivare. Tanto che a qualche analista è sfuggita la parolina che nessuno vorrebbe sentire, stagflazione. I mercati azionari, specie quelli statunitensi, non stanno vivendo bene questa situazione di incertezza.
È questo è anche il motivo di fondo del rally obbligazionario?
In parte sembra proprio essere questo. Stiamo vivendo un momento di decoupling tra la politica monetaria degli Stati Uniti e quella di altre grandi aree economiche Eurozona in primis. FED ferma e BCE che ha ampi spazi per ridurre il costo del denaro. Le mosse della banca centrale europea spingono i prezzi dei corporate del vecchio continente. Oltre oceano, gli investitori pensano che la banca centrale statunitense dovrà comunque correre ai ripari e abbassare i tassi di fronte ad una economia che rischia di rallentare il passo e di intaccare il mercato del lavoro.
In genere le avvisagli di inflazione in arrivo si vedono sul mercato delle materie prime, com’è la situazione?
Anche qui c’è parecchia incertezza. Al momento a guidare le danze sul mercato delle materie prime sono i metalli. Quelli preziosi, come l’oro, per i tanti motivi che abbiamo più volte ricordato, e quelli industriali che potrebbero trarre vantaggio dalle imposizione di tariffe da parte degli USA. Sullo sfondo resta il forte rincaro dei beni alimentari, mentre il settore dell’energia non sembra avere molta forza al momento. Nel complesso il movimento continua ad essere laterale, di fatto non indicando una potenziale fiammata inflazionistica all’orizzonte.
Uno sguardo alle valute?
La nostra analisi sulle valute ci suggerisce di prestare attenzione allo Yen. La moneta giapponese risente positivamente del nuovo atteggiamento della BoJ, con la banca centrale che si appresta ad alzare ancora i tassi di interesse nei prossimi mesi. Indicazioni positive sembrano arrivare anche per la Sterlina, mentre il dollaro ha un po’ frenato la sua corsa.
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