Cina, sondaggio PMI Caixin manifattura. Il sondaggio PMI Caixin sul settore manifattura mostra un ulteriore rallentamento per il mese di gennaio. L’indice scende a 50,1 punti, peggior dato da settembre scorso. L’espansione della manifattura frena a causa della contrazione degli ordini dall’estero, negativi per il secondo mese consecutivo su tensioni internazionali sempre più forti. La componente occupazione scende con ritmi che non si vedevano da febbraio scorso. Sul fronte prezzi, stabilizzati quelli di produzione, si registra il maggior calo da aprile del 2023 per quelli di vendita. Elemento questo che potrebbe significare deflazione a breve.
Eurozona, inflazione sale per il quarto mese consecutivo. Non certo un bell’inizio di settimana per l’area Euro. Mentre l’amministrazione Trump sembra voler andare avanti con i dazi sulle importazione dal vecchio continente, arrivano dati inaspettati sul fronte inflazione. A gennaio l’indice dei prezzi al consumo è salito per il quarto mese consecutivo, registrando una variazione annua del 2,5%, un decimo oltre le attese e massimo da luglio dello scorso anno. Con la componente core stabile al 2,7%, un decimo sopra le attese, e l’inflazione sui servizi a rallentare ulteriormente al 3,9% dal 4% precedente, è stata la componente energia a registrare un sensibile aumento dei prezzi: +1,8% contro il +0,1% di dicembre.
Stati Uniti, settore ISM Manifattura di gennaio. Nel mese di gennaio la manifattura statunitense torna in zona espansione dopo 26 mesi. L’ISM manifattura sale a 50,9 punti, terzo mese di miglioramento consecutivo e massimo da settembre del 2022. Accelerano i nuovi ordini ma soprattutto rimbalzano le componenti produzione e occupazione. Si intensifica la pressione sui prezzi, con la componente che li monitora che sale per il quarto mese consecutivo.
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