La cooperazione globale, negli ultimi anni, ha vissuto un periodo di stagnazione, a dirlo è il Global Cooperation Barometer 2025 curato dal World Economic Forum. Sebbene ci siano segnali positivi in alcuni settori, il quadro generale evidenzia sfide significative che minacciano la stabilità economica e politica mondiale. Vediamo nel dettaglio i punti salienti di questa analisi.
Nonostante le difficoltà, ci sono settori che mostrano dinamiche incoraggianti. Il più rilevante è quello della cooperazione climatica, con investimenti pubblici e privati in costante aumento. Negli ultimi anni, questi sforzi hanno portato a risultati tangibili:
- Riduzione della domanda di combustibili fossili: L’adozione su larga scala di energie rinnovabili, come l’energia solare ed eolica, ha contribuito a limitare la dipendenza da carbone e gas.
- Crescita dei veicoli elettrici: Il mercato dei veicoli elettrici continua a espandersi, con un impatto significativo sulla domanda globale di petrolio.
- Prezzi delle batterie in calo: Innovazioni nell’estrazione di minerali critici hanno ridotto i costi delle batterie agli ioni di litio, favorendo un incremento del 30% nell’adozione di tecnologie sostenibili.
Anche l’innovazione tecnologica rappresenta un motore importante per la cooperazione internazionale. La digitalizzazione delle economie sta accelerando, aprendo nuove opportunità di collaborazione tra nazioni, imprese e istituzioni.
Non tutto, però, procede verso una direzione positiva. I dati del rapporto evidenziano un deterioramento della pace e della sicurezza globale, un aspetto cruciale che influenza negativamente la cooperazione internazionale. Ecco alcune delle criticità più rilevanti:
- Crisi della sicurezza: Gli indicatori relativi alla stabilità geopolitica sono ai livelli più bassi degli ultimi sette anni.
- Impatti economici e climatici: Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato, con implicazioni economiche profonde, aggravate da un’economia mondiale che si trova in una posizione di debolezza storica.
- Frammentazione politica: L’aumento del malcontento elettorale e delle rivalità geopolitiche sta rendendo sempre più complesso trovare un terreno comune per affrontare le sfide globali.
Il 2025 si presenta come un anno di transizione. Da un lato, il progresso in settori come il clima e la tecnologia dimostra che la cooperazione è ancora possibile, soprattutto quando interessi comuni guidano le azioni collettive. Dall’altro lato, la crescente instabilità geopolitica e la crisi della sicurezza internazionale sono campanelli d’allarme che richiedono risposte immediate e concertate.
Per superare questa fase di stagnazione, è fondamentale che governi, organizzazioni internazionali e imprese adottino una visione a lungo termine, focalizzandosi su tre aree principali:
- Rafforzare la cooperazione climatica, trasformando gli impegni in azioni concrete.
- Investire nell’innovazione tecnologica per favorire lo sviluppo di soluzioni sostenibili e accessibili.
- Promuovere la stabilità geopolitica, riducendo le tensioni attraverso il dialogo e il multilateralismo.
Solo con un rinnovato impegno collettivo sarà possibile affrontare le sfide emergenti e garantire uno sviluppo sostenibile e inclusivo per tutti.
Foto di Andy