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Gran Bretagna, sale disoccupazione e continua accelerazione salari

In Gran Bretagna l’ultimo dato sul mercato del lavoro vede un aumento della disoccupazione ed una nuova accelerazione dei salari. Non lo scenario migliore per la banca centrale. Indice Zew scende nuovamente in Germania. Questo e altro nella K Briefing di oggi.

Gran Bretagna, sale disoccupazione e continua accelerazione salari. Il mercato del lavoro inglese complica la vita alla banca centrale. Se da un lato aumenta la disoccupazione, segnale di debolezza dell’economia che spingerebbe ad allentare la morsa sui tassi, dall’altro lato crescono ancora i salari, potenziale spinta per l’inflazione. Vediamo i dati. Nel trimestre chiuso a novembre il tasso di disoccupazione è salito al 4,4%, un decimo oltre il riferimento precedente e le attese del mercato. Si tratta del massimo dal maggio dello scorso anno. A salire sono soprattutto i disoccupati da più di 12 mesi, un indizio di scollamento tra domanda e offerta di lavoro. In calo anche la percentuale di chi svolge due lavori: a novembre scende al 3,7%. Da settembre a novembre scorso l’economia inglese ha creato 37 mila posti di lavoro, minimo da aprile e terzo mese di frenata consecutivo. E dopo due mesi di calo, a novembre torna a crescere anche il numero dei nuovi sussidi di disoccupazione. Come detto, a questo scenario non rassicurante si aggiunge un elemento: la crescita dei salari. Nel trimestre chiuso a novembre la paga oraria senza bonus è salita del 5,6%, massimo da maggio e secondo mese di accelerazione consecutivo. La paga reale sale al 2,5%, due decimi in più del trimestre precedente.

Germania, indice fiducia investitori rimane debole a gennaio. A gennaio l’indice Zew torna a scendere e si ferma a 10,3 punti. L’economia tedesca ha appena chiuso il secondo anno consecutivo in contrazione e all’orizzonte si profila il rischio di un ritorno dell’inflazione; a questo si aggiunge una situazione politica estremamente incerta, una domanda interna ancora debole ed un settore costruzioni ancora in forte difficoltà. Da sottolineare come nel mese di gennaio i risultati del sondaggio tedesco e di quello per l’Eurozona siano sensibilmente differenti, con quest’ultimo che registra un inatteso miglioramento.

Canada, inflazione ancora sotto la soglia del 2%. A dicembre l’inflazione in Canada è scesa all’1,8% su base annua, secondo mese di calo consecutivo e minimo da settembre. Si tratta del quinto mese consecutivo su livelli uguali o inferiori al 2%, ossia al target della banca centrale. Il tasso core riaccelera rispetto al mese precedente ma si ferma al +1,8% su base annua. Il trimmed mean scende di un decimo e si ferma al 2,5%. Su base mensile l’inflazione scende dello 0,4% (-0,3% la componente core).

Foto di Kamila Smrekovska

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