Norvegia, crescita migliore delle attese nel terzo trimestre. L’economia norvegese ha registrato una crescita congiunturale dello 0,5% nel terzo trimestre, due decimi meglio delle attese e oltre le stime della banca centrale. A contribuire al buon risultato è stata soprattutto la componente produzione, ed in particolare un recupero dei settori legati al petrolio, mentre i consumi sono rimasti sostanzialmente stabili. Dopo Finlandia e Danimarca, un altro risultato positivo per le economie del nord Europa, dove per il momento continua a stonare solo la Svezia.
Gran Bretagna, migliorano ordinativi industriali a novembre. Pur rimanendo in zona negativa, il CBI Industrial Trends Orders migliora nel mese di novembre e risale a quota -19 punti, meglio delle attese e massimo da giugno scorso; un segnale di prudente ottimismo per l’ultimo trimestre dell’anno. Il livello delle scorte viene giudicato come adeguato da parte delle aziende intervistate, mentre le aspettative sono per un rialzo dei prezzi di vendita nei prossimi mesi.
Eurozona, stima flash fiducia consumatori a novembre. Torna a scendere nel mese di novembre la fiducia dei consumatori dell’area Euro. Secondo la stima flash diffusa oggi dalla Commissione Europea, l’indicatore frena a -13,7 punti, un punto abbondante oltre il rilevamento del mese precedente e le attese. Si tratta della peggior lettura dal giugno scorso.
Stati Uniti, mercato del lavoro stabile. Terza settimana di calo consecutiva per le nuove richieste di sussidi di disoccupazione. La scorsa settimana sono state 213 mila, settemila in meno delle attese. La media a quattro settimane scende a poco meno di 218 mila unità. I sussidi continuativi salgono sopra la soglia degli 1,9 milioni, toccando il massimo da tre anni a questa parte. Numeri che confermano da un lato la fase di stabilità del mercato del lavoro statunitense; dall’altra confermano la presenza di qualche difficoltà in più a trovare un nuovo impiego.
Stati Uniti, Philly Fed scende a sorpresa a novembre. Dopo due mesi di letture positive, il Philly Fed scende inaspettatamente a quota -5,5 punti. Si tratta della seconda lettura sotto quota zero da inizio anno e segnala un rallentamento dell’attività manifatturiera dell’area. In calo, ma sopra lo zero, le componenti relative a produzione e ordini. Torna a crescere, invece, la componente occupazione. Le imprese continuano ad essere ottimiste per i prossimi mesi, con le attese di crescita che toccano i massimi da giugno 2021. 11° mese consecutivo sopra lo zero per la componente investimenti, che a novembre torna ad accelerare segnando il secondo miglior risultato del 2024.
Stati Uniti, vendite di case esistenti a ottobre. Dopo due mesi di calo sono tornate a salire le vendite di case esistenti negli Stati Uniti. A ottobre l’incremento è stato del 3,4% rispetto al mese precedente, con un ritmo di crescita annualizzato che risale a 3,96 milioni di unità, meglio delle attese e massimo da luglio scorso. Lo stock di case in vendita sale solo dello 0,7%, mentre il prezzo medio torna a salire dopo due mesi di calo e tocca i 407mila dollari.
Sud Africa, banca centrale taglia i tassi di interesse. Nella riunione di novembre la banca centrale sudafricana ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base, portando il riferimento al 7,75%, in linea con le attese. Si tratta del secondo intervento di riduzione da settembre. Ieri i dati sull’inflazione nel mese di ottobre confermavano la diminuzione della pressione sui prezzi al consumo, con la variazione annua sotto al 3% (quinto calo consecutivo) ed il tasso core sotto al 4%. Nella riunione di oggi il governatore Kganyago ha anche annunciato che la revisione del target di inflazione della banca centrale è prossima alla conclusione.
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