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Cina, settore privato rallenta su calo servizi a giugno

Nel mese di giugno il settore privato in Cina si è confermato in zona espansione ma paga il rallentamento dei servizi. Negli USA ancora segnali di raffreddamento dal mercato del lavoro. Nell’Eurozona dati PPI incoraggianti per la BCE. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Cina, settore privato rallenta su calo servizi a giugno. Il sondaggio PMI composite elaborato da S&P Global registra un rallentamento del settore privato cinese a giugno. L’indice rimane in zona espansione per l’ottavo mese consecutivo ma si ferma a quota 52.8 punti, un punto abbondante in meno rispetto al rilevamento di maggio. A frenare è il settore servizi che registra il peggior dato dall’ottobre dello scorso anno. Rallentano i nuovi ordini ma il dato più negativo è quello relativo all’occupazione, in calo sia per la manifattura che per i servizi. Sul fronte dei prezzi si registra un rialzo per quelli di vendita mentre la situazione rimane ferma su quelli di produzione. Il morale degli operatori scende su preoccupazioni di una domanda ancora debole.

Eurozona, prezzi alla produzione in calo a maggio. Altre buone notizie per la BCE. Nel mese si maggio l’indice dei prezzi alla produzione ha registrato un calo su base mensile dello 0.2%, meglio delle attese e settimo mese di deflazione consecutivo. Su base annua il calo dei prezzi alla produzione è del 4.2%, un decimo in più rispetto alle attese. Al netto delle componenti più volatili la variazione mensile dell’indice PPI si ferma al +0.1%, due decimi in meno del mese precedente (-0.4% su base annua).

USA, report ADP sull’occupazione per il mese di giugno. Mercato del lavoro in raffreddamento negli USA. Il report ADP di giugno registra 150 mila nuovi posti di lavoro, minimo a cinque mesi e 10 mila unità sotto le attese del mercato. Sul fronte dei salari, quelli di chi mantiene il proprio posto di lavoro sono saliti del 4.9% su base annua, vale a dire la variazione più bassa dall’agosto del 2021. Intanto, sempre nel mese di giugno, gli annunci di tagli occupazionali sono stati 48.786, in calo rispetto al mese precedente ma 20 punti percentuali sopra il dato di 12 mesi fa. Si tratta del giugno peggiore dal 2020 o, dedotto l’anno della pandemia, dal 2009. Il dato è particolarmente interessante, visto che in genere giugno è un mese con pochi annunci di tagli occupazionali.

USA, ISM servizi di giugno. Brutto dato per il sondaggio ISM del settore servizi statunitense. Nel mese di giugno l’indicatore scende a 48.8 punti, tornando in zona contrazione dopo appena un mese. Le attese erano fissate a 52.5 punti, appena un punto abbondante sotto il dato di maggio. Si tratta della maggior contrazione mensile dall’aprile del 2020 frutto soprattutto di una riduzione sensibile delle nuove attività e di un calo deciso dei nuovi ordini (secondo peggior risultato dal maggio del 2020). Rimane in zona contrazione la componente occupazione, mentre sul fronte dei prezzi il sondaggio indica una riduzione della pressione.

Foto di Leslin_Liu

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