Nel mese di aprile l’inflazione negli USA scende di un decimo rispetto al mese precedente. Il ritmo si mantiene lento ma torna a scendere anche la componente core; male le vendite al dettaglio nel mese di aprile. In Europa segnali positivi da PIL e mercato del lavoro. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Eurozona, confermata crescita primo trimestre 2024. L’Eurozona è cresciuta nel primo trimestre 2024 dello 0.3%, confermata la prima stima rilasciata dall’Eurostat. Si tratta del miglior risultato dal terzo trimestre del 2022, frutto anche di un ritorno alla crescita della Germania. La Commissione Europea stima ora una crescita dello 0.8% per l’anno in corso, grazie a consumi ed export, mentre rallenta la crescita degli investimenti.
Eurozona, produzione industriale sale anche ad aprile. Secondo mese di crescita consecutivo per la produzione industriale dell’Eurozona, la variazione mensile è dello 0.6%, in linea con le attese e quattro decimi in meno rispetto al mese precedente. Migliora anche il dato tendenziale che passa dal -6.3% di marzo al -1% di aprile, due decimi meglio delle attese.
Eurozona, mercato del lavoro si mantiene in salute. I dati preliminari del primo trimestre sembrano confermare il buon stato di salute del mercato del lavoro dell’area. Su base trimestrale gli occupati sono saliti dello 0.3%, stesso ritmo del trimestre precedente ed in linea con le attese del mercato. Su base annua la variazione è dell’1% contro l’1.2% registrato in precedenza.
USA, inflazione scende (lenta) ad aprile. Nel mese di aprile l’inflazione negli USA è scesa al 3.4% su base annua, un decimo in meno rispetto al mese precedente ed in linea con le attese del mercato. Dopo due mesi di stallo torna a scendere anche la componente core che registra una variazione annua del 3.6% contro il 3.8% del mese precedente e tocca il minimo da aprile 2021. Su base mensile la componente core cresce dello 0.3%, un decimo in meno rispetto al mese precedente. L’inflazione dei servizi (al netto di energia e costi di abitazione) registra un +0.4% che rappresenta la minor variazione da inizio anno. Si tratta di numeri che confermano da un lato che è in corso il rallentamento dell’inflazione negli USA, dall’altro che il ritmo del rallentamento rimane molto basso.
USA, vendite al dettaglio nel mese di aprile. Le vendite al dettaglio negli USA sono rimaste al palo nel mese di aprile, ulteriore segnale del peso dell’inflazione sulle famiglie statunitensi. L’attesa era per una crescita mensile dello 0.4%. Esclusi carburante, auto e ricambi la variazione diventa negativa (-0.1%), ed è la prima volta dal gennaio scorso.
USA, indice Empire State di maggio. Sesto mese sotto lo zero e nuovo peggioramento per l’indice dell’attività economica dell’area di New York. A maggio l’Empire State Index scende a -15.6 punti dal -14.3 del mese precedente, mentre le attese erano per una risalita a -10 punti. Si conferma la fase di contrazione con i nuovi ordini che continuano a calare e l’occupazione che perde colpi. Salgono, invece, i prezzi di produzione e di vendita. Operatori un po’ meno ottimisti ma ancora fiduciosi in un miglioramento per i prossimi mesi.
Foto di Ralph