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Eurozona, inflazione ancora elevata ad aprile, ma il dato core scende

Nel mese di aprile l’inflazione nell’Eurozona non dà segni di cedimento anche se il dato core perde un decimo rispetto al record registrato nel mese di marzo. In Australia la banca centrale alza a sopresa i tassi di interesse. Negli USA continua (lento) il calo dello offerte di lavoro. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Australia, banca centrale alza a sorpresa i tassi di interesse. Nella riunione di maggio la banca centrale australiana sorprende i mercati con l’11° rialzo dei tassi in 12 mesi, portando il riferimento al 3.85% dal 3.6% precedente. La mossa arriva dopo la pubblicazione nelle settimane scorse dei dati sull’inflazione, ancora molto elevata in Australia. Il board si dice pronto a nuove manovre se necessarie per riportare su livelli di sostenibilità i prezzi, ma tutto dipenderà dai nuovi dati che arriveranno nei prossimi mesi. L’ultima stima vede l’inflazione a fine 2023 al 4.5% ed al 3% entro il 2025.

Eurozona, inflazione ancora elevata ad aprile, ma il dato core scende. La stima preliminare dell’inflazione dell’Eurozona nel mese di maggio mostra una stabilizzazione del dato generale su livelli ancora molto alti, ed un primo rallentamento della componente core. Su base annua il tasso di inflazione risale al 7% dal 6.9% del mese precedente, con una variazione mensile dello 0.7%, terzo mese consecutivo con il segno più. Per la componente core, invece, il mese di aprile ha registrato il primo rallentamento dal giugno dell’anno scorso. Su base annua l’indice scende al 5.6% dal 5.7% del mese precedente; siamo sempre ben oltre il target della banca centrale europea.

Germania, vendite al dettaglio in calo anche a marzo. Nel mese di marzo le vendite al dettaglio in Germania sono scese del 2.4% rispetto al mese precedente, registrando il quarto mese consecutivo di calo ed il terzo peggior risultato dall’ottobre dello scorso anno. Le attese erano per un aumento di quattro decimi. I numeri sono piuttosto impressionanti: in calo sia le vendite di alimentari che di beni non alimentari; le vendite online cedono il 4.8% rispetto al mese precedente; su base annua la flessione è dell’8.4%, con le vendite di beni alimentari giù del 10.3%, peggior dato dal 1994; nei primi tre mesi dell’anno le vendite al dettaglio sono scese del 5.4%.

Gran Bretagna, prezzi abitazioni ancora giù ad aprile. Stando ai dati Nationwide prosegue il calo dei prezzi delle abitazioni in Gran Bretagna pur con qualche indizio di stabilizzazione. Su base annua l’indice scende del 2.7%, terzo mese di calo consecutivo anche se meno marcato rispetto al mese precedente. Su base mensile i prezzi sono risaliti dello 0.5%, primo rialzo dopo otto mesi di calo consecutivi.

USA, offerte di lavoro nel mese di marzo. Ancora segnali di raffreddamento per il mercato del lavoro statunitense. Nel mese di marzo le offerte di lavoro sono scese per il terzo mese consecutivo ed oltre le attese del mercato. Le posizioni aperte si sono fermate a 9.6 milioni, il minimo dall’aprile del 2021. Il livello rimane comunque molto elevato, considerando che la media storica si ferma attorno ai 7 milioni e che il numero dei licenziamenti volontari (un indicatore della facilità di reimpiego) non si è mosso più di tanto: il quits rate scende al 2.5% dal 2.6% del mese precedente.

USA, ordini all’industria a marzo. Nel mese di marzo gli ordini all’industria statunitense sono saliti dello 0,9%, primo segno più dopo due mesi di calo consecutivi. Il dato è però inferiore alle attese del mercato e tolta la componente trasporti rimane in negativo per il secondo mese consecutivo a -0.7% rispetto a febbraio.

Foto di Simon

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