Eurozona, Economic Sentiment Indicator in calo a febbraio

Nel mese di febbraio l’Economic Sentiment Indicator dell’Eurozona registra una flessione oltre le attese, tra le indicazioni una generale diminuzione delle aspettative di inflazione. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.

Eurozona, Economic Sentiment Indicator in calo a febbraio. Nel mese di febbraio l’Economic Sentiment Indicator per l’Eurozona scende a 99.7 punti, un valore più basso delle attese ed un decimo sotto al risultato di gennaio. Il sondaggio da indicazioni miste: la fiducia del settore manifattura e dei servizi peggiora, mentre migliora quella nel settore del retail assieme a quella di consumatori e costruttori. Sul fronte dei prezzi si registra un generale calo delle aspettative di inflazione, con quella sui prezzi di vendita del settore manifattura che scende ai minimi da metà 2021. L’incertezza rimane una caratteristica dell’attuale quadro economico anche se la componente che la monitora scende rispetto a gennaio di quasi tre punti.

Eurozona, secondo mese di rallentamento per i prestiti a famiglie ed imprese. Nel mese di gennaio il flusso di prestiti a imprese e famiglie rallenta il ritmo di crescita. Su base annua i nuovi prestiti a imprese sono saliti del 6.1%, tre decimi in meno della rilevazione precedente; quelli alle famiglie hanno registrato un +3.6% rispetto a gennaio 2022, due decimi in meno della rilevazione precedente. La massa monetaria M3 rallenta il suo ritmo di crescita passando dal +4.1% di dicembre al +3.5% di gennaio, ben quattro decimi in meno delle attese del mercato.

USA, ordini di beni durevoli nel mese di gennaio. Nel mese di gennaio gli ordini di beni durevoli all’industria statunitense sono scesi del 4.5% su base mensile, quattro decimi peggio delle attese e peggior risultato mensile dall’aprile del 2020. Il calo è dovuto soprattutto al settore dei trasporti, senza questa voce la variazione torna positiva, con un +0.7% rispetto a dicembre 2022. Gli ordini escluso il settore difesa e gli aerei, una misura della propensione all’investimento delle aziende statunitensi, sono saliti a gennaio dello 0.8%, in controdentenza rispetto al mese precedente e sette decimi oltre le attese.

USA, pending home sales in salita a gennaio. Nel mese di gennaio le compravendite ancora da finalizzare negli USA sono salite dell’8.1% su base mensile, un risultato oltre ogni attesa che si spiega con la temporanea flessione dei tassi sui mutui alla fine del 2022. Secondo gli analisi del NAR è l’ulteriore conferma che il mercato immobiliare statunitense ha toccato il punto più basso della sua discesa e si sta stabilizzando. Per vedere numeri positivi sul tendenziale, concludono, occorrerà però attendere l’anno prossimo.

Foto di NakNakNak

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.