Cambiamenti climatici e disuguaglianze economiche, piove sul bagnato

Un recente studio mostra la correlazione fra i livelli di piovosità e la distribuzione dei redditi nei paesi a prevalente attività agricola, ennesima prova di come cambiamenti climatici e disuguaglianze economiche siano strettamente legati.

Un concetto sul quale gli economisti sembrano concordare è che cambiamenti climatici ed aumento delle disuguaglianze economiche sono due facce della stessa medaglia. Contrastare gli effetti del climate change non significa solo dare un futuro meno incerto all’umanità in termini di sopravvivenza, ma anche evitare l’amplificazione di squilibri sociali su scala mondiale.

A ribadire il concetto sono i numeri sintetizzati nello studio condotto da Andrea Roventini, Francesco Lamperti, Elisa Palagi e Matteo Coronese. I quattro economisti hanno messo in relazione alcuni dati meteorologici (piovosità e temperatura) con la distribuzione del reddito e le prospettive di crescita di un panel di paesi.

Il primo importante risultato dello studio è quello di evidenziare una relazione inversa, a forma di U, tra il livello di precipitazioni piovose e le fasce di reddito più basse dei paesi a vocazione agricola. Più in particolare la relazione ci dice che eventi estremi collegati alla piovosità (quindi sia siccità che inondazioni) hanno un impatto significativo sull’aumento della disuguaglianza di reddito all’interno dei paesi nei quali il settore agricolo risulta essere la fonte primaria di ricchezza.

Partendo da questo punto e proiettando i dati alla fine del secolo, il modello econometrico elaborato da Palagi e colleghi non lascia molto spazio all’immaginazione. Nel peggiore degli scenari, una variazione negativa di piovosità nell’area Sub Sahariana porterà ad una riduzione del 10% dei redditi percepiti dalla metà di popolazione più povera, mentre lo scenario più ottimistico non sembra in grado di portare effetti sensibilmente migliorativi in termini di reddito. A livello globale gli effetti del cambiamento climatico sulla piovosità rischia di impoverire l’86% del campione di paesi analizzati. In gran parte si tratta di paesi in via di sviluppo, ma aumenti di disuguaglianza economica si intercettano anche in Europa, ad esempio, con le regioni mediterranee penalizzate e quelle del nord con una proiezione positiva.

Riassumendo con l’utilizzo dell’indice di Gini – uno dei principali strumenti per misurare le disuguaglianze economiche – lo studio stima che i cambiamenti climatici, con i loro effetti su piovosità e clima, genereranno un aumento del 24% dell’indice a fine secolo. Aumento che per i paesi a prevalente attività agricola supererebbe il 70% (+45% solo considerando le anomalie di piovosità).

Foto di Wolfgang Eckert

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