USA, prezzi alla produzione rallentano passo nel mese di novembre

Nel mese di novembre i prezzi alla produzione negli USA hanno continuato a rallentare il passo della loro crescita. L’inflazione alla produzione tocca il minimo dal maggio del 2021. Notizie positive per l’inflazione anche dal Brasile, mentre in Cina si conferma piuttosto anemica. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Cina, inflazione in calo a novembre. Nel mese di novembre l’inflazione in Cina è scesa ulteriormente, in linea con le attese del mercato. Su base annua l’indice dei prezzi registra un +1.6% che è di cinque decimi più basso rispetto alla rilevazione di ottobre e rappresenta il minimo dal marzo scorso. Escludendo le componenti più volatili (energia e alimentare) la variazione scende allo 0.6%, stabile rispetto ai due mesi precedenti. Il calo più significativo si registra sui prezzi dell’alimentare (da +7% a +3.5%). Su base mensile la variazione risulta negativa a novembre, -0.2%, primo segno meno dall’agosto scorso ma in linea con le attese. L’andamento dei prezzi dovrebbe proseguire su questa linea anche nei prossimi mesi, l’indice PPI di novembre registra infatti un calo su base annua dell’1.3%, secondo mese consecutivo con il segno meno, un decimo in meno rispetto alle attese.

Brasile, inflazione nel mese di novembre. Continua a raffreddarsi l’inflazione in Brasile, tra base effect, politica monetaria restrittiva e prezzi delle materie prime in ribasso. Nel mese di novembre la variazione annua si è fermata al 5.9%, un decimo meglio delle attese e quasi sei in meno di ottobre. Si tratta del dato più basso dal febbraio del 2021 e del quinto mese di ribasso consecutivo. Su base mensile la variazione è stata dello 0.41%, in calo rispetto al mese precedente e meglio delle attese.

USA, prezzi alla produzione in calo nel mese di novembre. Nel mese di novembre arrivano ulteriori segnali di raffreddamento dei prezzi alla produzione negli USA. L’indice PPI registra una variazione su base annua del 7.4%, leggermente sopra le attese del mercato (7.2%), ma sette decimi sotto la rilevazione del mese precedente, quinto mese di calo consecutivo e minor variazione dal maggio del 2021. Su base mensile la variazione è stata dello 0.3%, la stessa registrata a ottobre e leggermente superiore alle attese. Il calo prosegue anche per quel che riguarda la versione core dell’indice: su base annua si passa dal +6.7% al +6.2%, tre decimi sopra le attese ma anche ottavo mese consecutivo di calo e valore più basso dal giugno del 2021.

USA, indice fiducia consumatori Michigan per dicembre. La lettura preliminare dell’indice di fiducia elaborato dall’università del Michigan sale a sorpresa nel mese di dicembre, a quota 59.1 dal 56.8 del mese precedente, quasi tre punti in più delle attese. Migliorano sia la percezione della situazione attuale, sia le aspettative sull’andamento dell’economia nei prossimi mesi. Altro elemento positivo sono le diminuite aspettative sull’inflazione: quella a 12 mesi scende al 4.6%, il valore più basso dal settembre del 2021; quella a lungo termine rimane ferma al 3%. Per i curatori del sondaggio il miglioramento potrebbe essere la diretta conseguenza del rally sui mercati finanziari, visto che l’ottimismo più pronunciato arriva proprio da chi detiene investimenti.

Foto di Ralph

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.