L’indice Philly Fed rimane in territorio negativo anche nel mese di ottobre, con le componenti collegate alla produzione che scendono e quelle relative a occupazione e prezzi che rimangono orientate al rialzo. Poche nuove dal mercato del lavoro. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Australia, numeri positivi per il mercato del lavoro. La disoccupazione in Australia rimane al 3.5% anche nel mese di settembre, in linea con le attese degli analisti e confermando il buon stato di salute del mercato del lavoro australiano. Il tasso di partecipazione rimane al 66%, mentre il numero degli occupati tocca un nuovo record a 13.6 milioni.
Germania, prezzi alla produzione in rialzo anche a settembre. Nel mese di settembre i prezzi alla produzione in Germania sono saliti del 2.4% su base mensile, un ritmo più che dimezzato rispetto al mese precedente, ma ancora una volta superiore alle attese del mercato. Su base annua la variazione rimane invariata rispetto al record toccato in agosto, un +45.8% che dipende in gran parte dal rincaro della componente energia e da quella dei prodotti intermedi.
USA, mercato del lavoro. Nella scorsa settimana il numero di nuove richieste di sussidio di disoccupazione si è fermato al 214mila unità, in calo rispetto alla settimana precedente e meno di quanto si attendessero i mercati. La media a 4 settimane rimane ancorata nella zona delle 210 mila unità. Per quel che riguarda i sussidi continuativi si registra un leggero aumento rispetto a 15 giorni fa, con 1.358 milioni contro 1.356 milioni della rilevazione precedente (dato leggermente sopra le attese).
USA, indice Philly Fed rimane in negativo ad ottobre. Secondo mese di lettura sotto zero consecutiva per l’indice dell’attività manifatturiera dell’area di Philadelphia. Il sondaggio FED si ferma a -8.7, meglio del mese precedente ma sotto le attese del mercato (-5). Da un lato le componenti relative alla produzione continuano a raffreddarsi; dall’altro lato le componenti relative a occupazione e prezzi rimangono orientate alla crescita. Rallenta leggermente anche la componente relativa agli investimenti, con le imprese che si attendono un peggioramento della congiuntura nei prossimi sei mesi.
USA, vendite case esistenti nel mese di settembre. Settimo mese di calo consecutivo per le vendite di case esistenti negli USA. A settembre è -1.5%, in linea con le attese del mercato ed a conferma del raffreddamento in atto del mercato immobiliare statunitense. Sono 1,25 milioni le unità immobiliari in vendita, in calo rispetto ad agosto. Ma per finire le scorte, al ritmo attuale, ci vorrebbero 3.22 mesi, numeri doppi rispetto a qualche mese fa.
Foto di Bruce Emmerling