USA, a settembre inflazione core non rallenta

Ancora inflazione per gli USA, a settembre è la componente core ad accelerare con un +6.6% annuo che rappresenta il massimo dal 1982. In Gran Bretagna nuovi segnali di raffreddamento per il mercato immobiliare. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.

Australia, aspettative di inflazione consumatori stabili ad ottobre. Nel mese di ottobre le aspettative di inflazione dei consumatori australiani rimangono ferme al 5.4%, due decimi in più rispetto alle attese del mercato, settimo mese consecutivo sopra alla soglia del 5%.

Giappone, indice prezzi alla produzione in rialzo nel mese di settembre. Nel mese di settembre l’indice dei prezzi alla produzione in Giappone è tornato ad accelerare. Su base mensile la variazione è stata dello 0.7%, cinque decimi in più rispetto al mese precedente ed alle attese del mercato. Su base annua l’indice PPI segna un +9.7% che batte di quasi un punto le attese di mercato e sfiora il record registrato nel mese di aprile 2022. Si tratta del 19° mese consecutivo con variazioni positive dei prezzi alla produzione, tra costo delle materie prime e svalutazione dello yen.

Gran Bretagna, altri segnali di raffreddamento per il mercato immobiliare. Nel mese di settembre il sondaggio RICS UK Residential Market Survey registra un calo della percentuale di chi ha segnalato prezzi in aumento per il mercato immobiliare inglese. Il risultato del sondaggio, un +32, è in netto calo rispetto ad agosto (+51), minimo dal giugno del 2020 e molto peggio delle attese di mercato (+45).

USA, mercato del lavoro. Nella settimana scorsa le richieste di sussidi di disoccupazione sono salite leggermente, a quota 228 mila; massimo da fine agosto. La media a 4 settimane risale sopra le 210 mila unità (+5000 rispetto alla settimana precedente). Sul fronte dei sussidi continautivi il dato rimane sostanzialmente stabile attorno a 1,36 milioni.

USA, inflazione core nel mese di settembre non rallenta. Nel mese di settembre l’inflazione statunitense rimane sostanzialmente stabile per quel che riguarda il dato generale, ma mostra un ulteriore aumento della versione core. I numeri: la variazione annua si ferma all’8.2%, in linea con le attese ed un decimo sotto alla rilevazione di agosto. La variazione mensile, però, è del +0.4%: in accelerazione rispetto al mese precedente e sopra le attese del mercato. I numeri più negativi arrivano però dal dato core, quello al netto delle componenti più volatili. Su base annua la variazione tocca il 6.6%, massimo dal 1982, mentre su base mensile il rialzo è dello 0.6% (un decimo oltre le attese). Osservando le statistiche si nota qualche rallentamento soprattutto sul versante dei beni (ad esempio le auto usate), mentre in accelerazione ci sono i servizi (educazione e assicurazioni), le spese mediche e quelle collegate alla casa.

Foto di StockSnap

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