Eurozona, vendite al dettaglio peggio delle attese a giugno

Nel mese di giugno le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono andate peggio delle attese, effetto dell’aumento dei prezzi e dello scivolamento dei consumi dai beni ai servizi. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Cina, servizi trainano crescita settore privato in luglio. Il sondaggio PMI Caixin di luglio sul settore servizi mostra un sensibile miglioramento. L’indice sale a quota 55.4, il miglior risultato dall’aprile del 2021 ed il secondo mese consecutivo in zona espansione. L’allentamento delle misure anticovid trascina la domanda, anche se rimane in contrazione quella estera (settimo mese di calo consecutivo) e la componente occupazione rimane debole. Il buon risultato dei servizi bilancia le difficoltà della manifattura, così l’indice composite chiude luglio a 54, in calo rispetto a giugno ma secondo mese consecutivo in zona espansione.

Eurozona, vendite al dettaglio peggio delle attese a giugno. Nel mese di giugno le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono scese dell’1.2% su base mensile, il peggior risultato dell’anno, ben al di sotto delle attese di crescita nulla. Calo generalizzato, con il segno meno ad accompagnare sia le vendite di beni alimentari che di quelli non alimentari; in calo di un punto percentuale abbondante anche la vendita di carburanti. Anche sul tendenziale la situazione non cambia: -3.7% rispetto a 12 mesi prima, ben due punti percentuali peggio delle attese.

Germania, esportazioni bene a giugno. Nel mese di giugno le esportazioni tedesche sono cresciute del 4.5% su base mensile, contro un incremento delle importazioni dello 0.2%. Su base destagionalizzata la bilancia commerciale tedesca torna in attivo con un surplus di 6.4 miliardi di euro, risultato migliore delle attese (+0.2 miliardi di euro).

Eurozona, prezzi alla produzione ancora in aumento a giugno. Nel mese di giugno l’indice PPI per l’Eurozona è salito dell’1.1% su base mensile, in accelerazione rispetto al mese precedente ed un decimo sopra le attese del mercato. E’ il segnale che sul fronte dei prezzi una stabilizzazione appare ancora lontana, con quelli dell’energia saliti del 2.7% rispetto a maggio. Su base annua si registra la minor variazione da febbraio 2021, un +35.8% che è un decimo sopra le attese.

Sondaggi PMI, lettura finale composite conferma stima. Poche variazioni nella lettura finale del PMI composite di luglio. Un lieve miglioramento della valutazione del settore servizi dell’Eurozona porta l’indice al 49.9 finale, un decimo sotto la soglia dei 50 punti, confermando l’entrata in contrazione del settore privato dell’area Euro. Rivisto al ribasso, invece, il composite della Gran Bretagna, qui il settore servizi perde potenza rispetto alla stima iniziale ed il PMI complessivo scivola a 52.1, sette decimi in meno rispetto alla lettura flash.

USA, ordini all’industria nel mese di giugno. Nel mese di giugno gli ordini alla manifattura statunitense sono cresciuti del 2% su base mensile, in crescita rispetto al mese precedente, due decimi sopra le attese. Si tratta della miglior variazione mensile dal maggio del 2021, un dato spinto soprattutto dal comparto dell’elettronica. Escludendo il settore dei trasporti la variazione scende all’1.4%, quattro decimi in meno rispetto al mese precedente.

USA, ISM servizi nel mese di luglio. L’indice ISM servizi cresce a sopresa nel mese di luglio e tocca il massimo a tre mesi, 26° mese in espansione consecutivo. Miglioramenti sul fronte degli ordini e della produzione, mentre il ritmo di crescita rallenta per quel che riguarda l’occupazione. Buone notizie sul fronte dell’inflazione, con la pressione sui prezzi che allenta la presa (terzo calo consecutivo della componente che la monitora, ma i livelli rimangono ancora molto elevati). In picchiata le scorte che collezionano il secondo mese sotto quota 50.

Foto di NakNakNak

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