In Australia la RBA, la banca centrale australiana, procede con il quarto rialzo dei tassi consecutivo per il perdurare della pressione sui prezzi al consumo. Negli USA in calo a giugno le offerte di lavoro. Questo ed altro nella K Briefing di oggi.
Corea del Sud, inflazione ai massimi dal 1998. Nel mese di luglio l’inflazione in Corea del Sud è salita al 6.3%, tre decimi in più del mese precedente e sui massimi dal novembre del 1998. Per il 16° mese consecutivo il tasso di inflazione è superiore al target del 2% fissato dalla banca centrale. Possibile quindi che dopo il rialzo di luglio (6° dall’agosto del 2021) possano esserci altre azioni da parte dell’istituto centrale.
Australia, quarto rialzo dei tassi consecutivo per la RBA. Nella riunione di agosto la RBA ha aumentato i tassi di interesse portando il riferimento all’1.85%, 50 punti base in più rispetto a luglio. Si tratta del quarto rialzo consecutivo, resosi necessario dopo che i dati sull’inflazione hanno mostrato una nuova accelerazione dei prezzi al consumo. Ulteriori manovre non sono escluse (l’inflazione è vista al 7.75% nel 2022 e poco sotto al 4% nel 2023), tuttavia dimensione e timing saranno decisi in base ai dati. Per la banca centrale, infatti, la lotta all’inflazione va comunque inserita in un quadro macroeconomico ricco di incognite.
Gran Bretagna, prezzi delle abitazioni ancora in salita, ma segnali di rallentamento nel ritmo. L’indice dei prezzi delle abitazioni inglesi continua a crescere. Il Nationwide House Price Index sale dello 0.1% su base mensile e dell’11% su base annua, più di giugno, ma al di sotto delle attese (+11.5%). Guardando ai numeri indice si nota che luglio rappresenta il primo rilevamento in calo dal settembre del 2021. Dati che fanno ipotizzare nei prossimi mesi un ulteriore rallentamento, con i tassi di interesse che continueranno a crescere e la domanda che si farà via via più debole.
Brasile, produzione industriale in calo a giugno. Nel mese di giugno la produzione industriale brasiliana ha registrato la prima battuta d’arresto dopo quattro mesi di crescita consecutiva. Su base mensile la variazione è stata del -0.4%, mentre su base annua il delta è del -0.5%.
USA, offerte di lavoro: nel mese di giugno calano oltre le attese. Nel mese di giugno le offerte di lavoro negli USA tornano sotto la soglia degli 11 milioni, rivedendo i livelli di 9 mesi fa. Il dato (10,69 milioni) è inferiore rispetto alle attese (11 milioni). Il settore che registra il maggior calo di offerte è quello del retail con una variazione di oltre 340 mila offerte in meno. Nel complesso la variazione mensile di giugno (-605mila offerte) è il maggior calo dall’aprile del 2020. Il mercato del lavoro sembra comunque ancora in salute con il dato sui licenziamenti volontari che rimane invariato rispetto al mese precedente (quits rate al 2.8%). Da segnalare però che il numero di assunzioni è in rallentamento. Infine il rapporto tra offerte di lavoro e disoccupati scende a 1.8, anche questo in calo rispetto a maggio.
Foto di Monika Häfliger