Germania, fiducia consumatori tocca nuovo minimo storico

Il timore sulle forniture di gas per il prossimo inverno abbattono ancora di più il morale dei consumatori, così l’indice di fiducia in Germania tocca un nuovo minimo storico. Negli USA, in attesa della FED, buon dato dagli ordini di beni durevoli. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Australia, inflazione ai massimi dal 2001. Nel secondo trimestre dell’anno l’inflazione australiana è salita al 6.1% su base annua, un punto in più rispetto al primo trimestre ma un decimo meglio rispetto alle aspettative del mercato. Si tratta del livello più alto dal primo trimestre del 2001. L’incremento è trainato, oltre che dalla “solita” componente energia, da un sensibile aumento dei prezzi dei beni alimentari, +5.9% oltre un punto e mezzo in più rispetto al trimestre precedente e massimo dal periodo luglio-settembre dell’anno scorso. Su base congiunturale l’accelerazione è ancora più evidente con un +1.8% rispetto al primo trimestre che rappresenta il nuovo massimo dal 2000 ad oggi. Considerando il dato al netto delle variazioni più ampie (trimmed mean) la crescita su base annua dei prezzi è stata del 4.9%, 1,2 punti percentuali in più rispetto al mese precedente.

Germania, fiducia consumatori tocca nuovo minimo storico. La fiducia dei consumatori tedeschi continua a scivolare verso il basso. L’indice elaborato dall’istituto GfK scivola, nel sondaggio di fine luglio, a quota -30.6, nuovo minimo storico, quasi due punti peggio delle attese. Le aspettative per l’economia tedesca scivolano ai minimi toccati ad inizio pandemia, mentre ancora peggio fa la componente relativa alle aspettative di reddito che tocca i valori del 2008. A rendere, se possibile, ancora più complicato il quadro secondo gli analisti di GfK c’è anche la preoccupazione sulla fornitura di gas per il prossimo inverno, con l’ipotesi razionamento che potrebbe costringere alcune fabbriche a sospendere le loro attività.

Francia, settimo mese di calo consecutivo per l’indice di fiducia dei consumatori. Per il settimo mese consecutivo peggiora la fiducia dei consumatori francesi. A luglio l’indice scende a quota 80, minimo dal 2013 e abbondantemente sotto quota 100, vale a dire la media di lungo termine. Calano tutte le componenti più significative, dalla propensione agli acquisti alle aspettative su reddito e risparmi. Unica nota positiva, scende anche l’aspettativa di inflazione.

USA, ordini di beni durevoli a giugno. Gli ordini di beni durevoli negli USA salgono a giugno per il quarto mese consecutivo. Il +1.9% su base mensile batte le aspettative del mercato che vedevano una flessione di mezzo punto percentuale. A trainare la crescita il settore trasporti (+5.1%) ma gli ordinativi reggono anche nel complesso (+0.4% senza settore difesa e +0.3% senza trasporti). Interessante anche il dato sugli ordini esclusa difera e aerei, una misura della propensione agli investimenti delle aziende americane: a giugno è +0.5%, stessa variazione di maggio. Ancora crescita malgrado la politica monetaria restrittiva.

USA, pending home sales a giugno. Le compravendite non ancora finalizzate scendono nel mese di giugno dell’8.6%, un dato sopra le attese e che testimonia come il mercato immobiliare statunitense stia risentendo dei rialzi dei tassi sui mutui. Secondo l’istituto NAR, che cura questa statistica, potremmo però essere arrivati sui massimi per quel che riguarda i tassi sui mutui e questo rappresenterebbe un elemento di stabilizzazione. Le aspettative sono per una seconda metà di 2022 ancora in discesa, con una possibile ripresa ad inizio del prossimo anno.

Foto di Pascal König

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