Cina, settore servizi ancora in contrazione a maggio

In Cina il settore servizi resta in zona contrazione a maggio, mentre per il settore privato gli effetti dell’ultima ondati di contagi potrebbero risultare molto peggiori rispetto a quelli del primo lockdown, quello di inizio 2020. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.

Australia, inflazione torna ad accelerare in aprile. L’indicatore di inflazione elaborato dal Melburne Institute fa registrare nel mese di aprile un aumento dell’1.1% rispetto a marzo, in controtendenza rispetto al -0.1% del rilevamento precedente. Si tratta della maggior variazione mensile registrata dalla serie storica, ulteriore elemento di preoccupazione per la banca centrale australiana.

Cina, settore servizi ancora in contrazione a maggio. Nel mese di maggio il settore dei servizi cinese si è confermato in netta fase di contrazione. L’indice PMI Caixin si ferma a 41.4, oltre cinque punti meglio del mese precedente, ma ancora pesantemente sotto la soglia dei 50 punti. Rallenta la discesa delle componenti collegate alla produzione ed all’occupazione. La pressione sui prezzi di input scende ancora toccando il minimo a 9 mesi, mentre i prezzi di vendita salgono dopo un rallentamento nel mese di aprile, segnale di un tentativo delle aziende di passare i maggiori costi ai consumatori finali. L’alleggerimento delle restrizioni migliora lievemente anche il morale degli operatori. Nel complesso anche per il PMI Caixin il settore privato cinese chiude maggio in zona contrazione, con l’indice composite che chiude a 42.2, terzo peggior risultato dal 2005 ad oggi. Secondo Wang Zhe, economista del Caixin Insight Group, i danni dell’ultima ondata di contagio da covid potrebbero alla fine risultare molto peggiori rispetto a quelli di inizio 2020.

Vendite auto, profondo rosso per Germania e Gran Bretagna nel mese di maggio. Le immatricolazioni di auto in Germania e Gran Bretagna registrano un pesante segno meno nel mese di maggio. In Germania è -10.6% su base annua, con il dato di aprile rivisto al ribasso al -21.5%; in Gran Bretagna le immatricolazioni sono scese del 20%, registrando il secondo peggior mese di maggio dal 1982 ad oggi. Dal dato inglese si colgono due interessanti aspetti: il confronto con maggio 2021 rappresenta il primo vero confronto con un mese senza restrizioni anti-covid, ed il calo fa capire quanto i problemi alla supply chain ancora incidano sul mercato automobilistico; nel mese di maggio 1 auto su 8 immatricolate era elettrica (BEVs), +17.7% su base annua.

Foto di Leslin_Liu

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