Nel mese di marzo l’accelerazione dei prezzi in Gran Bretagna è proseguita. Aumento marcato anche dei prezzi alla produzione, ossia nuova inflazione in fieri. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.
Australia, peggiora fiducia consumatori ad aprile. Quinto rilevamento in calo consecutivo per l’indice di fiducia dei consumtori australiani. Nel mese di aprile l’indicatore elaborato da Westpac-Melbourne Institute scende a 95.7, quasi un punto percentuale in meno del mese precedente. Inflazione e tassi di interesse al centro dei pensieri dei consumatori aussie, con la propensione all’acquisto di beni durevoli che scende di oltre 5 punti percentuali ed un’aspettativa sull’andamento dell’economia che si fa più incerta.
Cina, ancora numeri record per le esportazioni. 17° mese consecutivo con aumenti a doppia cifra per le esportazioni cinesi. A marzo è +14.7% su base annua, meglio delle aspettative. Il primo trimestre 2022 registra un +15.8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ancora in salita le esportazioni verso gli USA (+22%), mentre su base annua sono diminuite quelle verso la Russia (-7.5%). Con le importazioni scese a sorpresa dello 0.1%, soprattutto per la forte riduzione dell’importazione di energia, il surplus della bilancia commerciale cinese rimbalza dal dato di gennaio-febbario e sale a 47.38 miliardi di yuan, più del doppio delle attese.
Gran Bretagna, accelerata prezzi prosegue a marzo. L’inflazione inglese tocca a marzo il 7% su base annua, massimo dal marzo del 1992, otto decimi sopra il rilevamento di febbraio e tre sopra le attese. Su base mensile l’incremento è stato dell’1.1%, quattro decimi oltre le attese, in accelerazione rispetto a febbraio. Aumenta la componente volatile (alimentare ed energia), ma rimane sostenuto il ritmo anche dei prezzi core. L’inflazione core sale al 5.4% annuo (3,4 punti percentuali oltre il target BoE), +0.9% su base mensile. E di sicuro marzo non sarà il picco, visti i dati che arrivano dai prezzi alla produzione. L’indice PPI dei prezzi di vendita sale del 2% su base mensile a marzo (+12% su base annua il dato core), con i prezzi degli input saliti del 5.2% su base mensile (l’effetto Ucraina).
USA, prezzi alla produzione a marzo. Nel mese di marzo i prezzi alla produzione negli USA sono saliti dell’1.4% su base mensile, il maggior rialzo dalla fine del 2009. Aumentano i prezzi dell’energia, ma si segnala anche un robusto +0.9% dei prezzi relativi ai servizi. Il dato core sale dell’1% su base mensile.
Canada, decisione banca centrale. Come da attese la banca centrale del Canada ha proceduto ad un secondo rialzo dei tassi di interesse, portando il riferimento da 0.5% all’1%. Si tratta del maggior rialzo da 20 anni a questa parte, e porta i tassi canadesi ai massimi da due anni. La banca ha inoltre annunciato che dal 25 aprile partirà il programma di QT (quantitative tightening). I titoli a bilancio che andranno in scadenza non verranno sostituiti. Con l’inflazione al 6% il board ha anche ricordato che saranno necessari ulteriori aggiustamenti dei tassi nelle prossime riunioni. In definitiva un’anteprima di quanto accadrà alla prossima riunione FED.
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