USA, ordini di beni durevoli bene in agosto

Nel mese di agosto gli ordini di beni durevoli negli USA sono tornati a crescere, battendo le aspettative. In Francia il numero di persone in cerca di lavoro torna ai livelli pre pandemia. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.

Eurozona, prestiti a famiglie ed imprese in agosto. Nel mese di agosto i prestiti alle famiglie dell’Eurozona sono cresciuti per il secondo mese consecutivo del 4.2% su base annua, il tasso di crescita più elevato dal 2008 ad oggi. Frena leggermente il credito concesso alle imprese, nel mese di agosto è salito dell’1.5% su base annua, in linea con le attese ma due decimi in meno rispetto al mese precedente. In questo caso si tocca il minimo dall’aprile del 2016. Nel complesso il credito al settore privato è aumentato in agosto del 2.9% su base annua, un decimo in meno rispetto al mese precedente.

Francia, disoccupazione in agosto. Nel mese di agosto il numero di francesi in cerca di un lavoro è sceso di 50 mila unità, toccando il valore più basso dal febbraio del 2020, vale a dire dall’inizio della pandemia. Su base annua sono oltre 313 mila persone in meno.

USA, ordini di beni durevoli bene in agosto. Gli ordini di beni durevoli negli USA sono rimbalzati nel mese di agosto, battendo ampiamente le attese. Su base mensile il dato complessivo è cresciuto dell’1.8%, oltre un punto meglio delle attese, miglior risultato da maggio scorso. Tolta la componente difesa l’incremento sale al 2.4% contro il -1.1% del mese di luglio. Gli ordini dedotto il settore trasporti segnano il sesto mese consecutivo di crescita: +0.2%, in calo rispetto al mese di luglio. I core capital goods orders, vale a dire gli ordini esclusi quelli del settore difesa e gli aerei, hanno continuato a crescere nel mese di agosto, +0.5% con il dato di luglio rivisto al rialzo a +0.3%. I core capital goods orders sono molto importanti in quanto rappresentano un’approssimazione della propensione all’investimento delle aziende statunitensi.

USA, Dallas FED di settembre. Il sondaggio di settembre della FED di Dallas conferma la fase di ripresa ma segnala un netto rallentamento. L’indice scende a 4.6 punti dai 9 di agosto, peggior dato dal luglio del 2020. Per capire gran parte del movimento dell’indicatore è sufficiente analizzare i dati relativi alla domanda sulla situazione della supply chain. Le imprese intervistate segnalano le aumentate difficoltà degli scorsi mesi e si aspettano che questa dinamica permanga a lungo. Solo l’8.4% degli intervistati pensa che la situazione tornerà alla normalità entro tre mesi. Il 28% vede la “fine del tunnel” tra 4-6 mesi (un mese fa era il 38.1%).

Foto di Peter H

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