USA, inflazione sopra il 4% ad aprile. Gran Bretagna, economia inciampa nel primo trimestre 2021

Il dato tanto atteso è arrivato. L’inflazione negli USA ad aprile tocca il 4.2% (3% dato core), con le letture mensili (le più importanti e senza effetto base) che battono e di gran lunga le attese. In Gran Bretagna il PIL si contrae nel primo trimestre 2021, ma i dati di marzo fanno ipotizzare una robusta accelerazione nel periodo aprile-giugno. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Corea del Sud, continua a scendere la disoccupazione. Ad aprile, per il terzo mese consecutivo, la disoccupazione in Sud Corea ha continuato a scendere, toccando il minimo dall’agosto del 2020 al 3.7%.

Inflazione Europa. Germania e Francia prezzi accelerano. Il dato finale di aprile conferma l’accelerazione dei prezzi al consumo in Germania. L’inflazione sale al 2%, tre decimi sopra le attese ed in linea con la stima preliminare. In Francia il dato finale di aprile risulta inferiore di un decimo rispetto alla stima preliminare ma comunque sui massimi da 14 mesi a questa parte.

Gran Bretagna, economia inciampa nel primo trimestre 2021, ma marzo in forte recupero. Il PIl inglese scende dell’1.5% nel primo trimestre 2021 rispetto al periodo precedente, interrompendo due trimestri di crescita consecutiva. Si tratta di un risultato migliore delle attese, fissate a -1.6%. Sul dato pesa il duro lockdown di inizio anno ed i suoi effetti sui consumi. A dare ottimismo sono comunque i dati del mese di marzo. La produzione industriale è salita dell’1.8% su base mensile, sei decimi oltre le attese (manifattura a +2.1% mensile). Su base annua l’output industriale cresce per la prima volta da due anni, toccando il massimo dall’ottobre del 2017 al +3.6%. La crescita del PIL per il terzo mese del 2021 è stimata in un +1.4% annuo, ben quattro decimi sopra le attese, e +2.1% su base mensile. Bene anche il commercio internazionale, con l’export verso l’EU balzato dell’8.6% rispetto a febbraio.

Eurozona, produzione industriale a marzo. La produzione industriale dell’eurozona è salita a marzo del 10.1% rispetto ad un anno prima, segnando un modesto +0.1% su base mensile. Il dato è sotto le attese del mercato. Da un lato sale la produzione di beni di consumo non durevoli, +1.9% su base mensile, mentre scende la produzione di beni durevoli e beni capitali. Sempre dall’Eurozona arrivano le nuove stime di crescita della Commissione Europea. Investimenti, consumi e vaccinazioni sono gli ingredienti che proiettano la crescita dell’area Euro al +4.3% nel 2021 ed al +4.4% nel 2022, con l’inflazione vista abbondantemente sotto quota 2% per tutto il biennio.

USA, inflazione sopra il 4% ad aprile. Uno dei dati più attesi della settimana è arrivato. L’inflazione negli USA tocca ad aprile il +4.2%, statisticamente il valore più alto dal settembre del 2008. A guidare la risalita i prezzi dell’energia (carburante a +40.9% su base annua). Sempre su base annua sale al 3% il dato core, livelli mai più visti dall’inizio secolo. Se il dato annuo risente fortemente della fase di deflazione attraversata dall’economia nei mesi più bui della pandemia (con il cosiddetto base effect che durerà almeno fino all’estate), molto più interessante è il dato mensile, e qui emergono chiaramente le spinte al rialzo dovute all’aumento dei prezzi delle materie prime; resta da capire se queste spinte saranno transitorie. Il tasso di inflazione ad aprile è salito dello 0.8% rispetto a marzo, mentre il dato core è cresciuto dello 0.9%. Numeri che agiteranno i mercati ma che la FED analizzerà con molto più distacco. Da un lato il riferimento per le decisioni sui tassi è il PCE Index, dall’altro lato la lentezza nella ripresa del mercato del lavoro alzerà l’asticella della “sopportazione” di una inflazione pronunciata.

Foto di pasja1000

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