UK, calano pratiche mutui approvate. Canada, fiducia consumatori continua a crescere

Calo temporaneo delle pratiche mutui approvate in UK, a febbraio consumatori ripagano 1,2 miliardi di sterline di debiti finanziari. In Canada cresce la fiducia dei consumatori. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.

Mutui UK, terzo mese di calo nelle pratiche approvate. Le richieste di mutuo approvate in Gran Bretagna sono calate a febbraio per il terzo mese consecutivo. Le 87.67 mila pratiche andate a buon fine nel secondo mese del 2021 sono nettamente inferiori alle attese (95 mila) e quasi 10 mila in meno di gennaio. Un calo non certo dovuto al minore appeal del mercato immobiliare inglese, ma piuttosto legato all’imminente scadenza del provvedimento che prevede un taglio alle tasse sulle compravendite immobiliari. Il beneficio verrà comunque esteso fino a giugno 2021, cosa che fa prevedere per i prossimi mesi un nuovo incremento di richieste. Da segnalare che in febbraio è cresciuto il numero di pratiche di rifinanziamento, mentre – sempre in febbraio – i risparmi accumulati nei mesi di lockdown hanno permesso ai consumatori britannici di saldare debiti personali per 1,2 miliardi di sterline. Rispetto a febbraio del 2020 il credito al consumo è sceso del 9.9%, un calo che non si vedeva al di la della Manica dal 1994.

Canada, fiducia consumatori continua a crescere. Il sondaggio elaborato settimanalmente da Nanos Research continua a segnalare un forte recupero della fiducia da parte delle famiglie canadesi. Non solo il livello di fiducia ha recuperato quota rispetto al pre-pandemia, ma nelle ultime settimane ha ritoccato più volte i propri massimi, giungendo settimana scorsa a 63.7, quasi 8 punti sopra la media storica. Due dati sono interessanti: l’aspettativa sulla condizione economica nei prossimi mesi tocca i massimi dal 2010; il 63% degli intervistati ritiene che il valore del proprio immobile si apprezzerà nel 2021.

BoJ, verbali assemblea. Dai verbali dell’ultima riunione della banca centrale giapponese emergono due preoccupazioni. La prima riguarda il rischio deflattivo che il board giapponese ritiene ancora elevato rispetto alla situazione europea o statunitense. La seconda preoccupazione è legata alla comunicazione: una delle voci del board (i nomi non vengono pubblicati) raccomanda massima chiarezza nel comunicare le manovre della banca, affinchè non si legga come restrittiva una mossa espansiva (come ad esempio quella relativa alla banda di oscillazione del rendimento dei titoli decennali, allargata nell’ultima riunione).

USA, manifattura nell’area del Texas. Secondo mese consecutivo di crescita, ottavo mese consecutivo con il segno più e massimo dall’ottobre del 2018. Migliora ancora lo stato di salute dell’attività economica dell’area texana. L’indicatore elaborato dalla Fed di Dallas segna 28.9, quasi dieci punti in più rispetto al mese di febbraio. La componente produzione balza al record storico di 48, crescono sia la componente occupazione, sia la componente prezzi.

Foto di Jon Pauling

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