PMI febbraio: settore servizi debole in Cina, Eurozona settore privato in contrazione

I dati PMI di febbraio mostrano un settore servizi che si indebolisce in Cina, mentre l’intero settore privato rimane in zona contrazione nell’area Euro. Questo ed altro nella K Briefing di metà settimana.

Cina, PMI settore servizi ancora debole in febbraio. Anche il Caixin PMI conferma la debolezza del settore servizi cinese. In Febbraio l’indice è sceso a 50.9, 10° mese consecutivo in fase espansione ma allo stesso tempo peggior risultato da maggio 2020. La domanda di servizi continua ad essere fortemente debilitata dalla pandemia, in calo per il secondo mese consecutivo gli ordini dall’estero, mentre toccano i minimi a 10 mesi sia i nuovi ordini che la produzione. A salire sono i prezzi e le aspettative, con queste ultime arrivate ai massimi dal 2014.

Australia, quarto trimestre in crescita per il PIL. Il PIL australiano è cresciuto del 3.1% nell’ultimo trimestre del 2020, portando a casa il secondo trimestre consecutivo di crescita sopra il 3%, non accadeva dagli anni 60 dello scorso secolo. Sono i consumi interni a contribuire maggiormente a questo risultato con un +4.3%, bene anche gli investimenti privati. In negativo le esportazioni nette. Su base annua il PIL ha registrato una flessione dell’1.1%. Capitolo prezzi: il deflatore del PIL segna +1.1% nell’ultimo trimestre 2020, in rialzo dal +0.6% del trimestre precedente.

Eurozona, settore privato ancora in contrazione, impennata dei prezzi alla produzione. La K shaped recovery continua nell’eurozona, con il settore servizi in contrazione anche a febbraio (6° mese consecutivo). Il 45.7, migliore della lettura preliminare, smorza la spinta del manifatturiero e porta l’intero settore privato dell’area sotto quota 50 per il quarto mese consecutivo. Se nel settore servizi i prezzi rimangono stabili rispetto a gennaio, il composite mostra un aumento sia di quelli di input (massimo dal 2018), sia di quelli di vendita (primo rialzo da un anno a questa parte). Su base nazionale da segnalare Germania ed Italia con il PMI composite sopra quota 50, con un buon recupero del comparto servizi nel nostro paese (48.8 da 44.7)

Sul fronte dei prezzi da segnalare che a gennaio quelli alla produzione sono saliti dell’1.4%, ottavo mese consecutivo di crescita e tasso di crescita che non si vedeva così alto dal 2006. Su base annua i prezzi sono rimasti invariati.

UK, settore privato ancora in contrazione. L’espansione della manifattura ed un settore servizi che inizia a migliorare, portano l’indice PMI composite britannico a sfiorare quota 50 in febbraio, un bel rimbalzo rispetto al 41.2 di gennaio.

USA, mercato del lavoro. Arriva il report ADP sulle paghe non agricole registrate in febbraio. Per il secondo mese consecutivo c’è il segno più, anche se meno cospicuo di quanto ci si aspettasse. I nuovi occupati – secondo ADP – sono 117 mila, con il settore servizi a produrne (+130 mila) e l’industria ad eliminarne (manifattura a -14 mila). Sono le medie imprese ad aver assunto di più in febbraio. Venerdì sarà diffuso il report ufficiale del dipartimento del lavoro USA.

USA, ISM non manifatturiero. Frena a febbraio l’indice PMI dei servizi elaborato dall’istituto ISM. Dal 58.7 di gennaio si passa a 55.3, ben al di sotto delle attese. Pur essendo il nono mese consecutivo di espansione, a febbraio ordinativi e produzione frenano portando l’indice al minimo dal maggio dello scorso anno. Non scende, ma anzi accelera, la componente prezzi: da 64.2 a 71.8.

Foto di Andy Leung

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