Sfondo scuro Sfondo chiaro
Banche centrali e lotta al cambiamento climatico
USA, fiducia consumatori scende a novembre. Eurozona, recupero occupazione nel 3° trimestre
Financial Stability Report. Fed mette in guardia: incertezza elevata

USA, fiducia consumatori scende a novembre. Eurozona, recupero occupazione nel 3° trimestre

A sopresa negli USA scende la fiducia dei consumatori a Novembre. La stima preliminare del sondaggio condotto dall’università del Michigan segnala una maggior preoccupazione per i prossimi mesi. Nell’Eurozona il 3° trimestre ha fatto risalire l’occupazione. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.

Eurozona, seconda stima Pil 3° trimestre. Limato di un decimale la crescita del PIL dell’Eurozona nel 3° trimestre 2020, dal +12.7% si passa al +12.6%, su base annua il saldo rimane negativo con un decremento della ricchezza lorda prodotta pari al 4.4%.

Eurozona, recupero occupazione nel 3° trimestre. La ripresa estiva ha portato conseguenze positive anche sul mercato del lavoro dell’eurozona. Nel periodo luglio-settembre l’occupazione è cresciuta dello 0.9% su base trimestrale, primo segno più dopo due trimestri in contrazione. Su base annua il piatto continua a piangere, l’occupazione è ancora inferiore del 2% rispetto al 3° trimestre 2019.

Inflazione, stabile in Francia, in ripresa in Spagna. I dati sui prezzi al consumo nel mese di ottobre offrono letture migliori delle attese sia in Francia che in Spagna. Niente di eclatante naturalmente. In Francia la variazione mensile è stata nulla, così come la lettura annua; le attese erano per un peggioramento di un decimale. In Spagna, invece, l’inflazione cresce ad ottobre dello 0.5% mensile, con il dato annuo che si fissa a -0.8%, un decimale meglio delle attese.

Dalla Germania arriva il dato dell’andamento dei prezzi all’ingrosso in ottobre. C’è il segno meno, per il nono mese consecutivo, in gran parte legato alla discesa dei costi dell’energia. Su base annua il calo è dell’1.9%, un decimale in più di settembre. Su base mensile i prezzi all’ingrosso sono aumentati dello 0.2%.

USA, prezzi alla produzione aumentano nella parte volatile. Ad ottobre sono saliti più delle attese – e per il sesto mese consecutivo – i prezzi alla produzione statunitense. Continua il recupero dei prezzi dei servizi, +0.2% mensile dopo il +0.4% di settembre. Il prezzo dei beni sale invece dello 0.5%, più di settembre, trainato dagli aumenti del comparto alimentare. Tolte le componenti più volatili le variazioni si riducono a pochi decimali: +0.1% mensile (un decimale sotto le attese) e +1.1% annuo (un decimale sotto le attese e sotto la rilevazione di settembre).

USA, fiducia consumatori scende a novembre. La stima preliminare dell’indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’università del Michigan mostra un inaspettato peggioramento. L’indice passa dal l’81.8 di ottobre a 77. Si tratta del valore più basso da agosto, primo declino dopo quattro mesi consecutivi di crescita. Diminuisce, marginalmente, la componente legata alla percezione della condizione economica attuale; scende – e di molto – l’aspettativa sui prossimi mesi (da 79.2 a 71.3). Crescono le aspettative sull’inflazione, sia a breve termine (2.8% da 2.6%), sia a 5 anni (2.6% da 2.4%). L’incertezza elettorale ed il il ritorno dei contagi (oggi sfondata quota 150 mila in 24 ore con molti stati pronti a ripristinare restrizioni) rendono prudenti i consumatori, che scontano anche un dilatarsi dei tempi di arrivo di una nuova tornata di stimoli fiscali.

Altri spunti

Grecia, Moody’s e la Brexit.

Per continuare a leggere effettua il login cliccando qui Vuoi accedere a tutti i contenuti esclusivi di Ekonomia.it? Clicca qui e scopri come fare

Grecia, Moody’s e Brexit. Nel bel mezzo della pandemia due notizie positive per la Grecia. Moody’s settimana scorsa ha rivisto al rialzo il rating del paese da Ba3′ da ‘B1’, con i titoli di stato che arrivano a rendere, sul decennale, meno di quelli USA (potere del QE). Ma il governo si sta muovendo per attirare investitori. Interessante l’intervista rilasciata dal consulente economico del governo greco, Patelis, a Bloomberg in mattinata. Patelis ha annunciato che 3 grandi istituti bancari stanno valutando lo spostamento del proprio staff da Londra ad Atene nell’imminenza della Brexit. Non solo, la Grecia punta sulla nuova tassazione agevolata per attirare ulteriori investirori a partire dal 2021. Patelis stima che l’economia greca si contrarrà nel 2020 del 10%.

Foto di MichaelGaida

Resta aggiornato

Gli ultimi articoli di Ekonomia.it direttamente nella tua casella mail. Iscriviti qui sotto.
I dati trasmessi attraverso questo modulo sono trattati secondo la nostra privacy policy, in linea con la normativa vigente. Per nessun motivo verranno ceduti a terze parti o utilizzati per l'invio di messaggi di natura commerciale.
Post precedente

Banche centrali e lotta al cambiamento climatico

Post successivo

Financial Stability Report. Fed mette in guardia: incertezza elevata

Pubblicità