Negli USA delude il dato sull’occupazione a settembre. L’economia statunitense recupera solo 600mila posti di lavoro. Altro indizio di una ripresa che rallenta il passo. Questo ed altro nell’ultima K Briefing della settimana.
Australia, vendite al dettaglio in discesa. Per la prima volta dopo quattro mesi con il segno più le vendite al dettaglio australiane chiudono un mese in negativo. Ad agosto è stato -4% su base mensile, meno peggio di quanto si aspettasse il mercato (-4.2%).
Giappone, fiducia consumatori sale ancora. A settembre la fiducia dei consumatori giapponesi è ulteriormente migliorata, portandosi a quota 32.7, il miglior risultato dal febbraio scorso. Migliorano tutte le componenti dell’indice.
Brasile, produzione industriale. Ad agosto la produzione industriale brasiliana ha continuato a crescere ma il ritmo rallenta. Il +3.2% registrato ad agosto è il quarto mese in progresso consecutivo, ma siamo ben distanti dal +8.3% di luglio e dall’8.7% di giugno. Su base annua il saldo risulta negativo del 2.7% (-2.8% nel mese di luglio).
Eurozona, inflazione sempre più debole. La stima preliminare dell’inflazione nella zona euro tocca i minimi a due anni. Il -0.3% previsto per settembre peggiora di un decimale il dato annuo di luglio (-0.2%) ed è sotto le attese del mercato. Il dato core, quello osservato dalla BCE, ossia il livello dei prezzi al consumo al netto delle componenti più volatili, si avvicina passo passo allo zero. A settembre dovrebbe fermarsi al +0.2%, un decimale in meno rispetto al mese di agosto. Anni luce di distanza dal target della banca centrale. Nei giorni scorsi da Francoforte erano arrivate previsioni di ulteriore indebolimento dei prezzi per l’autunno, con la ripresa prevista solo verso l’inizio del 2021.
Usa occupazione a settembre delude. Deludente. Questo in una parola il commento al dato dei no farm payroll di settembre. L’economia a stelle e strisce aggiunge solo 660 mila posti di lavoro in più, meno delle attese (800 mila) e meno di quanto l’indicazione dell’ADP potesse far immaginare. Se le tendenze servono a qualcosa, quella dei no farm non depone a favore della ripresa economica. Dai 4,7 milioni di posti recuperati in giugno il dato è andato sempre calando, più che dimezzandosi a settembre rispetto al mese di agosto e scendendo per la prima volta in quattro mesi sotto il milione. I posti di lavoro recuperati da marzo scorso sono 11,4 milioni, poco più della metà di quelli persi. Il tasso di disoccupazione scende al 7.9% ma su questo dato sappiamo esserci il problema dei licenziamenti temporanei.
Usa, indice fiducia Michigan. La revisione dell’indice di fiducia dei consumatori redatto dall’università del Michigan migliora di poco meno di due punti e sale a 80.4 (da 78.9 della stima). Si tratta del miglior dato da marzo scorso ma siamo ancora lontani dai valori pre-pandemia. Confermato l’arretramento delle aspettative di inflazione. A breve termine siamo al 2.6% (dal 3.1% precedente), a 5 anni l’aspettativa è stazionaria al 2.7%.
USA, ordini all’industria in agosto. Sono cresciuti ma ad un ritmo più blando gli ordini all’industria americana in agosto. Il +0.7% rappresenta il quarto mese di crescita consecutivo ma è anche il peggiore valore del quartetto. A calare sono soprattutto gli ordini legati al settore dei trasporti (solo +0.4% dal +35% di luglio).
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