Cina, ripresa continua. USA, buone nuove per l’occupazione?

La Cina continua a stabilizzare la sua ripresa economica, le conferme arrivano dai dati PMI di settembre. Negli USA è la settimana del report sul mercato del lavoro, il dato ADP prelude ad un buon settembre per l’occupazione a stelle e strisce. Questo e molto altro nella K Briefing di metà settimana.

Cina, ripresa continua con convinzione. Dai sondaggi PMI Caixin di settembre arrivano ulteriori conferme che in Cina la ripresa economica continua. Il PMI manifatturiero si conferma a quota 53, un decimale sotto al dato di agosto. La componente nuovi ordini cresce a ritmi che non si vedevano dal 2011, migliora nettamente anche la componente esportazioni (miglior incremento mensile dal 2017). Le aspettative per i prossimi mesi rimangono orientate al rialzo, con il sottoindice che tocca il massimo a tre mesi.

Ancora più significativo il dato PMI del settore servizi. A settembre tocca quota 55.9, segnando il miglior tasso di crescita da sette anni a questa parte.

Per entrambe i settori il recupero dell’occupazione ancora non c’è, con i direttori d’acquisto che segnalano solo un rallentamento della riduzione di posti di lavoro.

UK, PIL secondo trimestre, nuova stima. La revisione del dato sulla crescita economica britannica nel secondo trimestre 2020 lima di qualche decimale la perdita. Dal -20.4% si passa al 19.8% su base trimestrale, segno di una fine trimestre migliore delle aspettative. A scendere con maggior decisione sono stati i consumi, sia privati che pubblici. La voce rappresenta i 3/4 della contrazione registrata. Meglio del previsto gli investimenti privati, mentre la maggior riduzione delle importazioni rispetto alle esportazioni porta in positivo la voce delle esportazioni nette.

Germania, dati su occupazione, prezzi e vendite al dettaglio. Nel mese di agosto continua la debolezza dei prezzi delle importazioni. L’euro forte tra le prime cause, con l’indice che scende dello 0.4% annuo, segnando un +0.1% su base mensile, meno delle attese. Sempre in agosto le vendite al dettaglio tedesche crescono più delle attese. Un +4.1% su base mensile che batte le attese e rimbalza rispetto a luglio. Su base annua il saldo rimane positivo (+3.7%) anche se in flessione rispetto a luglio. In linea con le attese, infine, il dato sulla disoccupazione a settembre. 8 mila disoccupati in meno, con il tasso di disoccupazione che scende di un decimale al 6.3%.

USA, mercato del lavoro. Il consueto dato ADP sull’occupazione statunitense, anticipazione del dato ufficiale di venerdì, indica un recupero importante di posti di lavoro nel corso di settembre. 749mila nuovi occupati, meglio delle attese ed in aumento rispetto alla rilevazione di agosto. Si tratta del miglior dato da tre mesi a questa parte. Allargando l’orizzonte occorre sempre ricordare che, dei quasi 20 milioni di posti persi a inizio primavera, fino ad ora solo poco meno della metà è stato recuperato. Adesso occhio ai sussidi (che saranno pubblicati domani) e, come detto, al report ufficiale che potremo leggere venerdì.

USA, PIL secondo trimestre, revisione migliorativa. La seconda lettura del PIL del secondo trimestre consegna un passivo leggermente meno pesante. Dal 31.7% annualizzato si passa al 31.4%, non grandi differenze ma una variazione dovuta ad una migliore lettura dei consumi (da -34.1% a -33.2%), con l’indice core dei prezzi PCE che scende solo dello 0.8%, contro il -1.6% della precedente stima.

USA, MNI Chicago Business Barometer e vendite case esistenti. L’indice dell’attività economica nell’area di Chicago sale a quota 62.4, toccando i massimi dal febbraio del 2019 e recuperando completamente i livelli pre-crisi. Bene ordinativi ed aspettative. Intanto è salita dell’8.8% su base mensile la vendita di case esistenti ad agosto, meglio delle attese. Testimonianza di un mercato immobiliare statunitense estremamente dinamico.

Giappone, vendite al dettaglio, produzione industriale e leading indicator. L’economia nipponica continua a tentare una reazione dalla pesante crisi scatenata dalla pandemia. Il leading indicator di settembre migliora di due punti (86.7 da 84.4) anche se meno delle attese. Molti le variabili macro ancora orientate al ribasso, tra queste ci sono le vendite al dettaglio che ad agosto sono scese dell’1.4% su base mensile, meno delle attese ed in frenata rispetto ai mesi precedenti. Positivo l’orientamente della produzione industriale. Il +1.7% di agosto è migliore delle attese anche se di molto inferiore al +8.7% di luglio. Buone le proiezioni per settembre (+5.7%), mentre per ottobre si attende una crescita del 2.9%

Canada, ripresa continua a luglio. La rilevazione mensile del PIL canadese ci dice che a luglio, per il terzo mese consecutivo, l’economia ha continuato a recuperare. Il +3% rispetto a giugno porta il passivo accumulato da febbraio 2019 al -6%. Secondo le stime dell’istituto di statistica canadese il recupero dovrebbe essere proseguito anche in agosto, con una proiezione di crescita dell’1% mensile.

Foto di Ferdinand Feng

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