A giugno torna a rialzare la testa la volatilità, con dati macro e dinamiche della pandemia che non fanno prevedere una ripresa veloce.
Key factors per il mese che si apre
Torna a salire la volatilità sui mercati. Complice una situazione economica ma prima di tutto sanitaria ancora incerta, i mercati rimangono a momenti senza direzionalità. Se i dati macro indicano una generale risalita dai minimi di aprile, sembra farsi sempre più chiara agli occhi degli investitori che la ripresa non sarà così rapida come si pensava, specie se – come negli USA – la pandemia non da segni evidenti di regressione. A questo punto, nel bel mezzo dell’estate, potrebbe essere ancora l’autorità monetaria a distribuire fiducia espandendo ancor di più, se possibile, la propria politica.
Per il mese di luglio saranno fondamentali i nuovi dati PMI e la produzione industriale di giugno. Se a queste due voci si aggiungesse un calo sotto il milione dei sussidi di disoccupazione, allora potrebbe tornare entusiamo sull’azionario. Una recrudescenza della pandemia o un messaggio in controtendenza potrebbero far scappare verso il cash. In ogni caso Europa ed Australia sembrano i due mercati più interessanti al momento, uniti all’IT statunitense. Ancora troppo presto per valutare i mercati asiatici.
Breve periodo. Scelte tattiche
Azionario
Settori: Consumi discrezionali, Information Tecnology e Health Care.
Geografico: Europa, Australia, USA (soprattutto per l’IT)
Obbligazionario / Valute
Governativi o corporate? Nel breve termine le dinamiche inflazionistiche spingono ancora i giù rendimenti dei titoli governativi, specie quelli ad alto merito creditizio. Germania ed Treasury su tutti. Con lo scudo BCE ampliato riprendono fiato e diventano interessanti anche i corporate con alcune precisazioni: settori anticiclici, innovazione e sostenibilità, investment grade o fallen angels.
Altro
Una graduale ripresa delle attività produttive potrebbe nuovamente spingere in su le terre rare e metalli come palladio e rodio.
Lungo periodo. I 3 profili
Le 3 asset allocation di lungo periodo (orizzonte temporale minimo di 5 anni) sono costruite utilizzando solamente 4 strumenti finanziari (ETF), ognuno dei quali replica un indice di riferimento.
- Azionario Globale: MSCI World Index
- Obbligazionario globale: Barclays Global Aggregate Bond Index
- Oro: prezzo a pronti dell’oro in dollari statunitense
- Monetario: EuroMTS EONIA (Euro Overnight Index Average)
Ogni asset allocation differisce per la strategia utilizzata nella sua composizione.
- Difensivo: Minimizzazione della volatilità
- Bilanciato: Massimizzazione rendimento/ cap volatilità
- Aggressivo: Massimizzazione del rendimento con vincolo di volatilità massima
Difensivo
Rendimento annualizzato: 2,12% | Volatilità: 5,86% | Downside risk: 4,44% | VAR (95%): 9,35
- Azionario: 6%
- Obbligazionario: 85%
- Oro: 4%
- Monetario: 5%
Bilanciato
Rendimento annualizzato: 2,79% | Volatilità: 6,49% | Downside risk: 5,17% | VAR annuo (95%): 10,31
- Azionario: 22,14%
- Obbligazionario: 68,86%
- Oro: 4%
- Monetario: 5%
Aggressivo
Rendimento annualizzato: 5,51% | Volatilità: 14,81% | Downside risk: 13,13% | VAR (95%): 23,63
- Azionario: 84,95%
- Obbligazionario: 9,95%
- Oro: 3,97%
- Monetario: 1,13%
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