In Germania aprile ha significato profondo rosso per l’industria, con la peggior frenata mensile di sempre della produzione. A giugno migliora il morale degli investitori europei. Questo ed altro nella prima K Briefing della settimana.
Giappone, PIL primo trimestre giù ma meglio di stima iniziale. Recessione tecnica confermata per il Giappone ma il dato rivisto del primo trimestre 2020 è meglio della stima iniziale. -0.6% da -0.9% preliminare (comunque peggio delle attese degli analisti). L’ultimo trimestre del 2019 si era chiuso con un pesante -1.9%. A pesare sul dato dei primi 3 mesi dell’anno il calo dei consumi che tocca il 3% mentre, in controtendenza, aumentano gli investimenti, resi allettanti dalla politica ultra espansiva della BoJ. Quasi piatta la spesa pubblica ed in contrazione gli investimenti pubblici. Nota dolente, infine, dalle esportazioni nette: -0.2%, con entrambe le componenti (importazioni ed esportazioni) a scendere. Su base annua il calo è del 2,2%, peggio delle attese degli analisti.
Germania, aprile in profondo rosso per l’industria. Il mese di aprile, lo andiamo dicendo da alcune settimane, ha rappresentato sicuramente il bottom per quel che riguarda la condizione economica in fase di emergenza pandemia. Lo conferma il dato della produzione industriale tedesca che tocca il record negativo assoluto della serie (dal 1991 ad oggi): -17.9% rispetto al mese precedente, un punto abbondante in più rispetto al calo registrato a marzo. Analizzando le componenti si nota un calo generalizzato che ha colpito dai beni di consumo all’impiantistica. Sonoro il ribasso della produzione del comparto automotive: -74.6%. Infine cala, ma comunque in maniera limitata, il settore costruzioni, -4% rispetto al mese precedente.
Banca di Spagna, per il 2020 crescita negativa a due cifre. Per la banca centrale spagnola l’anno in corso potrebbe segnare una crescita negativa dell’economia a due cifre. I tre scenari disegnati dall’istituto centrale di Madrid, vedono nella migliore delle ipotesi un PIL di fine anno al -9%, nello scenario intermedio al -11% ed infine, nella peggiore delle ipotesi, al -15%. Un rimbalzo è previsto per il 2021, compreso tra il +9% ed il +7%. Anche la disoccupazione, attualmente al 14%, è destinata a crescere nel corso del 2020. Per fine anno potrebbe issarsi tra il 18% ed il 25% nel peggiore dei casi.
Eurozona, Sentix Investor Confidence migliora in giugno. Il morale degli investitori europei continua a migliorare pur mantenendosi in territorio negativo. Il dato di inizio giugno segna -24.7, con la componente aspettative che torna positiva e passa dal -3 di maggio a 21.8. Si tratta del terzo miglioramento mensile consecutivo e del valore più alto dal novembre del 2017. Ancora pesante la componente relativa alla condizione attuale, seppur migliore delle attese. L’Eurozona sta uscendo dal letargo indotto, commenta Sentix, ma la strada per la normalizzazione è ancora molta lunga.
Foto di Thomas Ulrich