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Dati macro, Fed ed impeachment. La settimana da brividi degli USA

The South Portico of the White House is decorated in cornstalks, pumpkins and Autumn colors Sunday, Oct. 28, 2018, welcoming guests for the 2018 White House Halloween event. (Official White House Photo by Amy Rossetti)

Una settimana ad alta concentrazione di dati quella appena apertasi, in particolare gli occhi sono puntati sugli Stati Uniti. Dati macro, Fed ed impeachment sono le parole chiave da oggi ad Halloween.

Sul fronte macro l’attesa è tutta per il dato preliminare sul PIL del 3° trimestre. Qual è lo stato di salute dell’economia americana? I recenti dati PMI e quelli sulla fiducia dei consumatori sembrano indicare una certa capacità di resistenza. Tuttavia il rallentamento c’è e dovrebbe essere confermato dalla lettura preliminare del PIL che verrà rilasciata domani. Gli analisti si attendono un dato tra l’1,6% e l’1,8% di crescita della ricchezza prodotta; gli effetti del rallentamento dovrebbero farsi sentire, lievemente, anche sui dati del mercato del lavoro. L’ISM manifatturiero che verrà diffuso il 1° novembre sarà fonte di riflessioni sulla futura traiettoria dell’economia USA; un suo rimbalzo potrebbe indicare che la fase di rallentamento ha raggiunto il suo punto più basso.

Domani sarà anche il giorno della FED e del suo quasi certo taglio dei tassi (le probabilità sono al 93% secondo il CME FedWatch tool). Una sforbiciata di 25 punti base che dovrebbe portare il tasso di riferimento a 1.50-1.75%. Più incerte le mosse future. Powell non dovrebbe sbilanciarsi più di tanto, confermando che la riduzione dei tassi effettuata è in linea con un piano di “correzione di metà ciclo economico” ed annunciando, oltre alla ripresa del piano di riacquisto titoli, un periodo di “wait and see” da parte dell’istituto centrale americano. Secondo alcuni analisti resta comunque in piedi l’ipotesi di un ulteriore taglio, a dicembre, prima di una pausa lunga tutto il 2020.

Dati macro, Fed ed impeachment si diceva nel titolo. Si, perchè la settimana si preannuncia da brividi per il presidente Donald Trump. Il 31 ottobre è previsto una prima importante votazione relativa alla procedura di messa sotto accusa del presidente americano, per quello che è stato ribattezzato l’Ucraina-gate. Interessante annotare come l’opinione pubblica si stia dividendo sull’argomento. Secondo un sondaggio del sito 538.com, il 53% degli americani sarebbe favorevole all’avvio di una procedura di impeachment.

Una settimana che riserva dati macro preziosi anche per l’Eurozona e che darà utili indicazioni agli investitori, occupati a cercare di capire come potrà strutturarsi il 2020 oramai prossimo.

Foto: Wikimedia

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