In un recente report, BlackRock analizza la situazione dell’economia USA. Basso il rischio di una recessione imminente, mentre la tenuta dei consumi potrebbe sostenere la produzione, come avvenne nel biennio 2015-2016
Con le fasi preparatorie del nuovo round di negoziati tra USA e Cina, anticipate da reciproche “mini” concessioni, sembrano essersi calmate le paure di una prossima, imminente fase recessiva per l’economia USA. A sostenerlo sono gli analisti di BlackRock che, in un recente report, provano a tracciare un ritratto dell’attuale congiuntura economica a stelle e strisce.
L’economia americana naviga in uno specchio d’acqua dove confluiscono correnti opposte. A spingere verso la crescita è la corrente generata dai dati sulla robustezza dei consumi interni, che rappresentano i 2/3 del prodotto interno lordo americano. In direzione opposta c’è la corrente alimentata dalle tensioni internazionali sul commercio. Gli effetti sono evidenti sull’export e sugli investimenti, in territorio negativo nel secondo trimestre 2019.
Il risultato complessivo è un rallentamento del settore manifatturiero. Rimanendo nella metafora nautica, BlackRock spiega che la barca è sicuramente più solida rispetto ad un decennio fa. Non ci sono visibili squilibri finanziari (anche se le ultime giornate sul mercato dei prestiti a brevissimo termine qualche timore lo sta generando) ed in generale il livello di indebitamento privato è contenuto.
Per questo motivo, continua il report, la situazione sembra molto simile a quella del biennio 2015-2016, quando una forte domanda interna ed una tenuta del settore dei servizi riuscì a limitare i danni alla produzione industriale. Cambia completamente lo scenario dei prezzi, allora fu rischio deflazione, oggi la spinta è inflattiva.
La domanda interna è quindi la variabile chiave per il futuro prossimo dell’economia USA. La sua reazione e la sua capacità di resistenza, rispetto alle tensioni sui dazi (non risolvibili in breve tempo) ed alle spinte inflattive dovute ad un mercato del lavoro robusto, eserciteranno un ruolo decisivo sul cammino del PIL nei prossimi trimestri.
BlackRock conferma per il momento un atteggiamento “pro-risk”, con un sovrappeso su azionario americano e obbligazionario governativo.