Clinton uguale rally, Trump uguale rosso? Forse.

Siamo arrivati alla lunga notte che porterà alla proclamazione del 45° presidente degli Stati Uniti. Un lungo percorso che ha visto combattersi, colpi bassi inclusi, la democratica Clinton ed il repubblicano Trump. I mercati, dopo essersi pesantemente sbilanciati a favore della Clinton, attendono con ansia il vincitore.

La domanda che gira in queste ore è: cosa succederà sui mercati dopo la fine dello scrutinio? La risposta, ovviamente non c’è e si possono soltanto mettere assieme i vari pezzi che in queste ultime settimane gli indici e le dichiarazioni degli operatori hanno sparso sul percorso.

Sappiamo, questo è abbastanza pacifico, che la finanza appoggia con maggioranza bulgara la candidata democratica, lo dicono le reazioni alla vicenda email e lo dicono i numeri della raccolta fondi della campagna elettorale. Facile pensare che, all’indomani della proclamazione della prima donna presidente degli Stati Uniti, i mercati esordirebbero con un buon balzo. In parte, come si accennava, un sostanzioso acconto le borse lo stanno dando già in queste ore con gli ultimi sondaggi che confermano una maggiore probabilità di vittoria dell’Asinello sull’Elefante nella corsa alla Casa Bianca.

A livello tecnico qualcuno ha notato come, negli ultimi mesi, l’indice Dow del settore trasporti abbia continuato a crescere solido mentre il Dow del settore industriale si sia inceppato creando una forchetta di quasi 5 punti tra i due e, cosa più rilevante, mandando un segnale di possibile criticità per la continuazione del trend rialzista. Il Dow Transports è però considerato un indicatore molto efficiente della situazione economica statunitense e viene considerato più forte, a livello di segnale, rispetto al Dow Industrials. Ad ulteriore riprova che l’Industrials potrebbe essere semplicemente smorzato dalla tensione pre-elezioni, ci sono i falliti segnali ribassisti che, nelle settimane scorse, la divergenza tra Transports e Industrials ha lanciato.

Se è quindi plausibile che il Dow Industrial arranchi per via dell’incertezza elettorale allora è altrettanto plausibile che, rimossa l’incertezza, l’indici provi a convergere verso il Transports, generando così un consistente rally.

Tutto così facile? Per niente. I sondaggi delle ultime ore parlano si di una possibile vittoria della Clinton, ma anche di una sostanziale parità al senato. Tradotto: almeno un biennio complicato per la Clinton. Anche questi aspetti potrebbero influire sulle valutazione delle borse che, tutto sommato, sembrano già scontare un quadro di vittoria democratica.

Per finire non possiamo non fare memoria di quanto accaduto appena qualche mese fa con il referendum sulla Brexit. In fin dei conti non si può assolutamente escludere una vittoria di Trump e non si può escludere nemmeno che la sfida non si risolva subito e che serva un riconteggio, basti ricordare che Trump ha già fatto sapere che non riconoscerà la vittoria e, nelle ultime ore, ha parlato di sondaggi truccati.

Insomma, l’incertezza regna sovrana, sappiamo come si comporteranno i mercati ma il rischio di rimanere con la mano bruciacchiata sul fuoco della speculazione è altissimo.

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