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Stati Uniti, report ADP segnala un calo dell’occupazione a giugno

Il report ADP segnala un calo dell’occupazione a giugno negli Stati Uniti. Pochi licenziamenti ma si abbassa il turn over. Se il report ufficiale di domani confermasse questa tendenza, allora le possibilità di un intervento della FED a luglio diventerebbero concrete.

A sorpresa, il report ADP registra un calo dei posti di lavoro negli Stati Uniti nel mese di giugno. Le buste paga processate sono scese di 33 mila unità, contro attese di un aumento di 95 mila. Si tratta del primo segno negativo dal marzo 2023. La lettura offerta da ADP indica che il mercato del lavoro si sta progressivamente raffreddando, tra incertezza e consumi in calo. I licenziamenti rimangono pochi e il calo dei posti di lavoro è dovuto alla mancata sostituzione dei lavoratori in uscita. I segni negativi più significativi si registrano nei settori dei servizi professionali, dell’istruzione e della sanità. Una domanda di lavoro più debole incide sulla crescita dei salari, che rallenta sensibilmente. L’incremento annuo per chi cambia posto di lavoro scende al 6,8%, rispetto al 7% precedente. Vedremo se il report ufficiale, in pubblicazione domani, confermerà o meno questo quadro. Se così fosse, potrebbero spalancarsi le porte per un intervento della FED già a luglio.

Australia, vendite al dettaglio tornano a salire in maggio.

Nel mese di maggio, le vendite al dettaglio tornano a salire e registrano un +0,2% su base mensile, eguagliando il dato di marzo ma deludendo le attese, fissate al +0,4%. In calo le vendite di beni alimentari, mentre rimbalzano quelle di abbigliamento, cura della persona e calzature. Su base tendenziale, la crescita scende al 3,3%, cinque decimi in meno rispetto al mese precedente e dato più basso degli ultimi sei mesi.

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Eurozona, a maggio risale a sorpresa la disoccupazione.

A maggio, la disoccupazione nell’area euro è salita al 6,3%, in aumento di un decimo rispetto al minimo storico registrato ad aprile. Le attese erano per una conferma al 6,2%. La disoccupazione giovanile sale al 14,4% dal 14,3%. Su base nazionale, tra le grandi economie dell’area, le percentuali più basse si registrano in Germania, mentre la Spagna rimane in doppia cifra.

Stati Uniti, annunci di tagli occupazionali scendono per il terzo mese consecutivo.

A giugno, i tagli occupazionali annunciati sono scesi a 47.999 unità, minimo da dicembre scorso e terzo mese consecutivo di calo. Le maggiori riduzioni di personale si osservano nei settori dei beni di consumo e dei servizi. Dall’inizio dell’anno, circa 2.000 tagli sono direttamente imputabili ai dazi. Nel complesso, il 2025 si conferma un anno di forti riduzioni. Il secondo trimestre ha registrato quasi 250 mila tagli annunciati, peggior dato dal secondo trimestre del 2020. Da inizio anno ad oggi, sono stati annunciati tagli per oltre 744 mila unità: ancora una volta, il peggior dato dall’anno della pandemia di Covid.

Brasile, produzione industriale in calo a maggio.

A maggio, la produzione industriale è calata di mezzo punto percentuale su base mensile in Brasile. Il dato, in linea con le attese, rappresenta la seconda contrazione mensile del 2025. Su base annua, la crescita dell’output rallenta al 3,3%, due decimi in meno rispetto alle attese, ma in recupero rispetto ad aprile.

Foto di Jean Martinelle

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