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Stati Uniti, indice fiducia Michigan scende ancora ad aprile. Aspettative ai minimi dal 1980

L’indice sulla fiducia dei consumatori dell’università del Michigan scende ancora ad aprile. La componente aspettative tocca il minimo dal 1980, l’inflazione attesa a un anno sale ai massimi dal 1981. Intanto i prezzi alla produzione sono scesi a marzo.

Ancora un peggioramento per l’indice sulla fiducia dei consumatori elaborato dall’università del Michigan. Ad aprile l’indicatore scende a 50,8 punti, minimo da giugno del 2022 e oltre 4 punti sotto le attese del mercato. Si tratta del quarto calo consecutivo, con l’indice che è sceso del 30% rispetto al dicembre dello scorso anno. Cala la componente relativa alla situazione attuale, ma soprattutto crollano le aspettative. La componente che le monitora scivola a 47,2 punti, minimo dal maggio del 1980. I consumatori sono sempre più preoccupati dal rischio di una recessione e temono un forte rialzo dei prezzi. L’inflazione attesa a un anno sale al 6,7%, massimo dal 1981. Quella a cinque anni sale al 4,4%.

Gran Bretagna, economia cresce oltre attese a febbraio.

Nel mese di febbraio l’economia britannica ha registrato una crescita su base mensile dello 0,5%, quattro decimi oltre le attese e miglior risultato dal maggio dell’anno scorso. Cresce la produzione industriale che registra un +1,5% rispetto a gennaio, con l’output manifatturiero che balza di oltre due punti percentuali. Su base trimestrale la crescita del PIL è stata dello 0,6, due decimi sopra le attese, terzo rilevamento in crescita consecutivo e massimo da maggio 2024. Su base tendenziale la crescita si consolida oltre il punto percentuale e tocca l’1,4%. Per marzo, il NIESR Monthly GDP Tracker prevede una crescita mensile dello 0,6%.

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India, produzione industriale nel mese di febbraio.

Sesto mese di crescita consecutivo per la produzione industriale indiana. A febbraio la variazione mensile è stata del +2,9%, minimo da agosto scorso e un punto abbondante sotto le attese del mercato. Un rallentamento della crescita dell’output si registra in molti settori importanti, dall’estrattivo al tessile, mentre il settore alimentare registra una riduzione della produzione di 6 punti percentuali.

Brasile, inflazione nel mese di marzo.

L’inflazione brasiliana torna a salire nel mese di marzo, la variazione annua si porta al 5,48%, massimo dal febbraio del 2023, sulla scia in particolare dell’aumento dei prezzi dei generi alimentari e dei trasporti. Su base mensile la variazione è stata dello 0,51%, in linea con le attese. La banca centrale è reduce da un aumento dei tassi di un punto percentuale tondo, e questi dati potrebbero spingere a ulteriori interventi.

Stati Uniti, a sorpresa prezzi alla produzione in calo a marzo.

A sorpresa i prezzi alla produzione negli Stati Uniti hanno registrato una flessione dello 0,4% su base mensile. Le attese erano per un incremento di un decimo. La componente core ha registrato una flessione dello 0,1%. Su base annua l’incremento dell’indice PPI rallenta al 2,7%, sei decimi in meno delle attese e minimo da settembre scorso. La variazione annua della componente core scende al 3,3%. Dati estremamente positivi, ma che ancora non includono il grosso dell’effetto dazi. Quello che si deduce, infatti, è che al momento i maggiori costi non sono stati trasferiti sui consumatori, preferendo ridurre i margini di profitto.

Foto di Pexels

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