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Stati Uniti, inflazione rallenta oltre le attese a marzo

A marzo l’inflazione negli Stati Uniti ha rallentato oltre le attese, ma le prossime letture potrebbero stravolgere il quadro. In Cina secondo mese di deflazione consecutivo.

A marzo l’inflazione negli Stati Uniti è scesa oltre le attese. La variazione annua si ferma al 2,4%, quattro decimi in meno rispetto a febbraio e minimo da settembre dell’anno scorso. La componente core scende per la prima volta sotto la soglia del 3% dal marzo del 2021, meglio delle attese. La componente abitazione scende di due decimi, pur rimanendo ancora elevata, al 4%. In calo la componente energia, mentre accelerano i prezzi dei beni alimentari. I prezzi dei servizi (esclusi abitazione ed energia) registrano il primo calo mensile dal maggio dello scorso anno. Su base mensile l’indice generale registra una variazione negativa dello 0,1%, mentre la componente core cresce dello 0,1%, due decimi in meno delle attese. Uno scenario che secondo molti analisti potrebbe essere stravolto nei prossimi mesi dagli effetti dei dazi e dai rallentamenti delle supply chain.

Australia, aspettative di inflazione in crescita ad aprile.

Ad aprile le aspettative di inflazione dei consumatori australiani sono risalite al 4,2%, ben sei decimi in più rispetto al mese precedente. A “spaventare” sono naturalmente le vicende internazionali, con i dazi che generano preoccupazione sull’andamento dei prezzi e sulle scelte della banca centrale.

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Cina, ancora deflazione a marzo.

Secondo mese consecutivo di deflazione per la Cina. A marzo l’indice dei prezzi al consumo ha registrato una flessione dello 0,1% su base annua, contro attese di un incremento dello 0,1%. In attesa di capire gli effetti dei dazi statunitensi e le contromanovre del governo centrale, la componente core torna a salire, registrando un +0,5% su base annua. Su base mensile si registra il secondo mese consecutivo di calo ed il peggior dato da novembre dello scorso anno. Altri segnali di deflazione arrivano dai prezzi alla produzione. Nel mese di marzo l’indice PPI ha registrato l’ennesimo calo, con una flessione del 2,5%; peggio delle attese e minimo da novembre scorso. Su base mensile la variazione è stata del -0,4%, la peggiore da sei mesi a questa parte.

Stati Uniti, mercato del lavoro.

Situazione sostanzialmente stabile per i sussidi di disoccupazione. Le nuove richieste sono state 223 mila, in linea con la media a 4 settimane e con le attese del mercato. I sussidi di disoccupazione tornano sotto la soglia degli 1,9 milioni.

Image by NikolayF.com

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