Giappone, banca centrale lascia i tassi di interesse invariati.
La banca centrale giapponese ha deciso di lasciare i tassi di interesse invariati nella riunione odierna. Il riferimento rimane allo 0,5%, in linea con le attese e sui massimi dal 2008. Il board disegna un quadro incerto. Da un lato la domanda interna mostra segni di ripresa grazie agli aumenti dei salari, dall’altro non si possono ignorare le minacce costituite dai dazi statunitensi. La pressione sui prezzi rimane, con aspettative di inflazione in leggero rialzo e stime per il 2025 tra il 3% ed il 3,5% soprattutto a causa della persistenza dell’inflazione sui servizi.
Giappone, in febbraio esportazioni ai massimi da metà 2024.
Nel mese di febbraio le esportazioni giapponesi sono cresciute dell’11,4% su base annua, sette decimi in meno delle attese ma sui massimi dal maggio dello scorso anno. Si tratta del quinto mese consecutivo di crescita, spinto soprattutto dall’export del settore auto che ha registrato un incremento superiore ai dieci punti percentuali. Le esportazioni crescono verso Cina e Stati Uniti, mentre variazioni negative si registrano nei confronti dell’Unione Europea; da segnalare il -7,7% fatto registrare dall’export verso la Germania. Nello stesso mese le importazioni hanno registrato il primo segno meno da novembre scorso, un -0,7% su base annua contro attese di crescita dello 0,1%.
Sud Africa, inflazione stabile a febbraio.
Nel mese di febbraio l’inflazione sudafricana su base annua si conferma al 3,2%, primo rallentamento dopo aver registrato tre mesi di crescita consecutivi. La componente core scende di un decimo e tocca il minimo dal dicembre del 2021 al 3,4%. L’andamento appare meno tranquillizzante su base mensile. L’indice generale è salito dello 0,9%, mentre il core dell’1,1%, massimo dal febbraio dello scorso anno.
Eurozona, inflazione di febbraio rivista al ribasso.
Il dato finale dell’inflazione di febbraio nell’area Euro è stato rivisto al ribasso rispetto alla stima preliminare. La variazione annua è del 2,3%, un decimo rispetto alla flash, mentre l’inflazione core si conferma al 2,6%, minimo dal gennaio del 2022.
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