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Gran Bretagna, come da attese la banca centrale taglia i tassi

Attese rispettate in Gran Bretagna, la banca centrale taglia i tassi di 25 punti base e lima al ribasso le stime di crescita per il 2025. In Germania rimbalzo degli ordinativi industriali a dicembre. Questo e altro nella K Briefing di oggi.

Germania, ordini all’industria rimbalzano a dicembre. A dicembre gli ordini all’industria tedesca sono cresciuti del 6,9% rispetto al mese precedente, primo segno più da settembre e ben al di sopra delle attese del mercato. Il dato è fortemente influenzato dalle grandi commesse, con quelle del settore trasporti cresciute addirittura del 55%. Al netto di questa componente la crescita è più contenuta, +2,2%, ma pur sempre confortante. In crescita sia la domanda interna che quella estera. Su base trimestrale, meno volatile, la crescita negli ultimi tre mesi del 2024 rispetto al periodo precedente è stata nulla. Su base annua, invece, prevale ancora il segno meno: -3%.

Eurozona, settore costruzioni ancora in difficoltà. Il settore costruzioni dell’area Euro rimane ancora in zona contrazione a gennaio. Il sondaggio PMI sale a 45,4 punti, massimo dal febbraio del 2023. Tra le grandi economie dell’area si registra un ulteriore indebolimento per Germania e Francia, seppur a ritmi più lenti rispetto ai mesi precedenti. Bene, invece, l’Italia il cui PMI tiene quota 50 e segnala un aumento dell’occupazione. Nel complesso l’umore degli operatori rimane pessimo.

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Eurozona, vendite al dettaglio in calo a dicembre. Nel mese di dicembre le vendite al dettaglio dell’area Euro sono scese dello 0,2% rispetto al mese precedente, peggio delle attese e terzo mese consecutivo senza crescita. Pesano i numeri negativi di Germania e Francia, rispettivamente con un -1,6% ed un -0,2%. Su base annua si registra il sesto mese consecutivo di crescita, con la variazione che sale al +1,9%, in linea con le attese del mercato.

Gran Bretagna, come da attese la banca centrale taglia i tassi. In linea con le attese, la banca centrale inglese ha deciso un ulteriore taglio dei tassi di 25 punti base, il terzo da agosto scorso, portando il riferimento al 4,5%. La decisione è stata presa all’unanimità. Il board sottolinea che ulteriori interventi saranno graduali e bilanceranno un’aspettativa di crescita più incerta con un’inflazione sui servizi ancora persistente. La banca ha ulteriormente rivisto al ribasso le aspettative sulla crescita economica rispetto a novembre scorso.

Stati Uniti, altri dati sul mercato del lavoro. In attesa del report ufficiale di domani, continuano ad arrivare nuovi dati sul mercato del lavoro statunitense. A gennaio sono stati annunciati tagli occupazionali per quasi 50 mila unità, un numero in crescita rispetto a dicembre ma in rallentamento rispetto allo stesso mese del 2024. Non solo, si tratta infatti del livello più basso per il mese di gennaio dal 2022. Da Challenger, Gray & Christmas, la società che cura il report, fanno sapere che la calma di inizio anno potrebbe finire già con i dati di febbraio. Nel frattempo i sussidi di disoccupazione non mostrano variazioni significative. Infine, sono stati diffusi oggi anche i dati sul costo del lavoro. Nel quarto trimestre del 2024 il costo per unità di lavoro è salito del 3% rispetto al periodo precedente, meno delle attese, con la componente salari cresciuta del 4,2% e la produttività a +1,2%. Su base annua il costo per unità di lavoro ha registrato un incremento del 2,7%. Sempre su base annua la produttività del lavoro ha registrato un incremento del 2,3%, il miglior risultato da 14 anni, pandemia esclusa, mitigando il +5% della componente salari.

Foto di Oskar Młodziński

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